Si può essere sovversivi chiedendo che le leggi vengano rispettate da chi ci governa (Ennio Flaiano)

giovedì 18 marzo 2010

Resistenza

Scrive Massimo Gramellini su La Stampa, che nei Paesi normali, un capo del governo che urla a un’autorità dello Stato «fate schifo», «siete una barzelletta» e ordina di chiudere un programma del servizio pubblico sarebbe costretto ad andarsene nel giro di un’ora. Sempre in quei famosi Paesi, quando un’autorità dello Stato viene trattata dal capo del governo alla stregua di una cameriera, si dimette in un sussulto d’orgoglio oppure esegue l’ordine. Ma noi siamo nella terra degli arlecchini: più servili che servi. Tutti inchini e promesse, niente sostanza. Attraverso il sipario trasparente delle intercettazioni osserviamo questi funzionari mentre si sorbiscono le reprimende del Capo in silenzio (il silenzio degli Innocenzi). Cercano di ammansirlo con parole vaghe, alzano fumo, ma alla fine che fanno? Niente. Lasciano Santoro al suo posto (per fermarlo un misero mese hanno dovuto appiedare pure Vespa) e il Cav. in preda a un delirio di onni-impotenza. Poi, passata la tempesta telefonica, si sfogano con gli amici: «Aho’, quello me manda a fare in c. ogni tre ore!». E lo dicono senza dignità, ma anche senza paura, come se la loro essenza millenaria di burocrati li mettesse al riparo persino dalle ire del padrone.

E conclude: Montanelli sosteneva che durante il ventennio l’unica resistenza al fascismo la fecero gli impiegati pubblici, contro l’abolizione della pausa cappuccino. Chinavano il capo, allargavano le braccia. E continuavano ad andare al bar. Fu pensando a loro che Mussolini ammise: «Governare gli italiani non è difficile, è inutile». Una grave iattura, certo, ma talvolta consente di evitarne di peggiori.

Come ricordavano i ragazzi della Rosa Bianca(quella vera!) nei loro volantini i "regimi" si evitano se ciascuno, ogni giorno, prende coscienza di ciò che gli avviene attorno e "resiste". Democraticamente. Ma fermamente.

2 commenti:

  1. Indovina indovinello: qual è il Paese del mondo il cui premier passa le giornate ad organizzare la censura televisiva di programmi scomodi e le serate in compagnia di cocainomani e prostitute ? Burkina Faso ? Venezuela ? Turkmenistan ? Ma va, lì queste cose non succedono. In Italia invece sì. E' proprio un bel Paese.

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  2. Berlusconi inietta nella società italiana dosi omeopatiche di inciviltà ... scivoliamo passo dopo passo su un piano inclinato ... ogni passo sembra solo poco oltre quello prima ... ma da 15 anni ne abbiamo ormai viste di tutti i colori ... temo che molti si siano ormai assuefatti e considerino i grotteschi comportamenti del premier normali, anzi, giusti. Io no, e non mi stancherò di "resistere".

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