Si può essere sovversivi chiedendo che le leggi vengano rispettate da chi ci governa (Ennio Flaiano)

domenica 5 settembre 2010

Disinformatia

Nei paesi del socialismo reale era una prassi consolidata. In quello per anni considerato il modello di tale sistema, era un'arte. E come tale si insegnava ai funzionari del PCUS. Era la "disinformatia".

Da noi, molto più di recente, è stata applicata, da quel maestro del giornalismo di qualità che è Vittorio Feltri, ai danni di un galantuomo come Dino Boffo. E proprio da lui ha preso nuovo nome: il "mdetodo Boffo". Si tratta, in buona sostanza di inventare di sana pianta fatti o storpiare dichiarazioni e costruirci sopra uno scandalo con l'obiettivo di ridicolizzare chi da fastidio al potente di turno. I meno accorti ci cascsano e i più interessati ci marciano.

E siccome il tutto aiuta a vendere copie o a fare audience, accade che anche quotidiani blasonati quale il Corriere della Sera la applichino ai danni, ad esempio, del presidente del PD, Rosy Bindi. Che, a detta di tale testata (nel senso che qualche suo giornalista deve aver battuto la testa), la Bindi avrebbe dichiarato: "Se Berlusconi e la Lega dovessero portare il Paese alle terze elezioni in sei anni, allora noi proporremo a Fini un'alleanza per la democrazia. Noi staremo con tutti coloro che sono disponibili a salvare questa Costituzione".

Nulla di più falso!

In realtà Rosy Bindi non ha mai citato né Fini né Futuro e Libertà; non ha proposto ammucchiate né alleanze organiche,(come molti mediaa interessati hanno lasciato intendere in questi giorni) ma ha invece ripetuto concetti e idee già espressi. E cioè: "Se poi Berlusconi e la Lega vogliono portare il Paese alle elezioni con questa lege elettorale in nome del cambiamento della Carta Costituzionale, come Berlusconi ha annunciato, noi, a quel punto, abbiamo detto che vorremmo costruire un'alleanza per la democrazia e la Costituzione. A quel punto staremo con tutti coloro che sono disponibili a salvare questa Costituzione".

Per concludere: quanto detto dalla Presidente Bindi a difesa della Costituzione repubblicana non è diverso da:
1)ciò che propose Dossetti nel 1994 con il suo clamoroso rientro sulla scena politica dopo 40 anni di monachesimo;
2)quanto sosteneva Pierferdiando Casini solo pochi mesi or sono;
3)quanto affermato,con la consueta indomita passione, dall'ex Presidente Scalfaro lo scorso mercoledì intervenendo, applauditissimo, alla festa nazionale del PD a Torino.

venerdì 3 settembre 2010

PD o PdM? - Partito Democratico o Partito di Marantelli?

Difficile non porsi questa domanda dopo aver letto l’intervista rilasciata dal deputato varesino ad Avvenire, in edicola oggi, 3 settembre 2010. E le scelte si presentano inconciliabili.

Già, perché mentre il PD a tutti i livelli si dice alternativo alla Lega, l’on Marantelli, ancora una volta, lascia intendere scenari ben diversi: accordi con Maroni, se non intese con Bossi, qualora la Lega considerasse giunta alla fase terminale l’agonia dell’attuale maggioranza.

Difficile condividere una sola parola delle dichiarazioni dell’on. Marantelli. Non solo perché il PD nasce geneticamente alternativo alla Lega e alle sue politiche discriminatorie, ma perché Marantelli si presenta come portatore di una cultura della sconfitta. Blandire la Lega significherebbe perdere il bacino elettorale del centrosinistra senza conquistarne alcun altro. Per quale motivo un elettore dovrebbe votare un PD pan-leghista quando può tranquillamente votare Lega?

Ora, se quelle sopra espresse possono essere considerate, a buon diritto, rispettabili opinioni personali, è opportuno che il PD varesino ugualmente prenda posizione sulle dichiarazioni di Marantelli. Per almeno due buoni motivi.
1. E’ opportuno che iscritti, simpatizzanti e cittadini elettori della nostra provincia sappiano dall’attuale segreteria il “chi è” del PD locale. Ed entrando nel vivo la fase congressuale provinciale, è opportuno che lo sappiano con chiarezza anche dalle parole di coloro che si candideranno alla nuova segreteria.
2. Se si avvicinasse velocemente, come non pare improbabile, il nuovo appuntamento elettorale nazionale, iscritti, simpatizzanti e popolo delle primarie dovranno poter dire la loro con cognizione di causa sulle proposte di candidatura che il PD provinciale sarà chiamato ad esprimere.

Augusto Airoldi, membro dell’Assemblea regionale del PD
Giorgio Grasso, membro dell’Assembla nazionale del PD
Maria Angela Monti, membro dell’Assemblea regionale del PD