Si può essere sovversivi chiedendo che le leggi vengano rispettate da chi ci governa (Ennio Flaiano)

venerdì 31 dicembre 2010

Propositi per il nuovo anno

"... il servizio è il modo di essere nel mondo senza essere del mondo.

Qui va ricondotta anche la testimonianza di Tommaso, come uomo e cristiano a servizio del bene comune. Era un uomo appartenente alla polis, coinvolto nelle vicende della polis, eppure distaccato, capace di una certa distanza che gli permetteva di tenere lo sguardo fisso sulla possibilità di un assetto, di un ordinamento più giusto, cioè meno ingiusto della società. Tornava spesso a Bose e quando lo incontravo, mi veniva sempre in mente una parola di Dag Hammarskjöld, questo grande cristiano che fu segretario generale dell’ONU: “Merita il potere solo chi ogni giorno lo rende giusto!”.

Lo stare nel mondo di Tommaso era obbediente alla logica paolina dell’entrare senza farsi assorbire, dell’abitare senza essere preda della propria costruzione. Per Tommaso l’arte della politica, alla quale si sentiva prestato, non era solo l’arte del possibile, ma l’arte di rendere possibile ciò che è giusto, ciò che è doveroso, ciò che è necessario all’umanizzazione e alla qualità della convivenza umana.

Per questo era un uomo di silenzio, attento all’ascolto, aperto al pensiero degli altri, ricco di appassionata interiorità, capace di interrogare e di lasciarsi interrogare: in questo esercizio aveva raffinato le qualità della pazienza e della mitezza..."

(dall'omelia di Enzo Bianchi, priore di Bose, ai funerali di Tommaso Padoa Schioppa - Roma, Basilica di santa Maria degli Angeli e dei Martiri,  martedì 21 dicembre 2010).

giovedì 30 dicembre 2010

Qualunquismo disperante

L'editoriale del Corriere di Oggi è affidato a Galli della Loggia che lo intitola "Un disperato qualunquismo" (reperibile tra gli Articoli di Interesse, qui a destra). Gli invio una brevissima provocazione.

La disperazione, caro Della Loggia, è sempre una cattiva consigliera. Il qualunquismo, una patologia pandemica.

L'editorialista che se ne fa assoggettare, rischia di trasmettere messaggi devianti, al pari di chi è sempre e immotivatamente ottimista. Di contribuire (suo malgrado?) a rendere non distinguibile il vero dal falso; l'utile dal dannoso.

Compito primario dell'intellettuale è quello di richiamare all'esercizio oggettivo dello spirito critico. Innanzitutto se stesso; poi i politici; infine tutti e ciascuno. E di indicare un possibile percorso che permetta di migliorare la situazione negativa rilevata. Sempre che ne sia capace.

Rinunciarvi, divenendo a sua volta veicolo di qualunquismo, soprattutto se ha a disposizione il primo quotidiano nazionale, rischia di farne un pessimo intellettuale.

Ma a che serve oggi, caro Della Loggia, a questo Paese, un pessimo intellettuale?

Cordialità.

mercoledì 29 dicembre 2010

Stupidità senza confini!

L'attentato notturno alla sede di Gemonio della Lega Nord è innanzitutto segno evidente di stupidità senza confini.

Nessuna motivazione, tantomeno di dissenso politico rispetto alle posizioni della Lega Nord -e io ne ho moltissime- può giustificare un'azione violenta.

Esprimo quindi assoluta condanna per questo gesto vile e solidarietà piena ai militanti e ai dirigenti di quel partito.

La differenza, anche profonda, di analisi e proposta politica, non comporta mai la giustificazione di atti che nulla hanno a che vedere tanto con la democrazia quanto con il rispetto della legalità.

martedì 28 dicembre 2010

Il Presidente accalappia-cani


Si è definito in tutti i modi possibili, Berlusconi: da presidente imprenditore a operaio. Non risulta avesse ancora ridato vita all'antico mestiere dell'accalappia-cani. Eppure, deve essersi detto, se serve per tirare a campare invece che tirare le cuoia, perchè no?

Del resto, come non si stanca di ripetere, lui è un inguaribile ottimista. Forse per questo, dopo la rocambolesca quanto stentata fiducia del 14 dicembre scorso, si è immaginato un Parlamento popolato di cani sciolti; di pecorelle smarrite in cerca di un ricco pastore.

Continuo a difendere la scelta dei Costituenti che hanno voluto affrancare Deputati e Senatori dalla schiavitù di partito con l'art. 67 "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato". Ma certamente, di fronte alla sfrontatezza di B., farebbero sicuramente qualche diversa riflessione. Non sul vincolo di mandato; più probabilmente sulla degnità dell'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri.

Ma le cose, stavolta sembrano inclinarsi al peggio. L'alleato-traditore di sempre, Umberto Bossi, ha sentenziato duro: "Berlusconi parla di grandi riforme e numeri in eccesso: non è proprio così. Mancano i numeri; siamo nella palude romana e non è facile venirne fuori".

Già: nella palude gli italiani si sono fatti condurre da Bossi e Berlusconi. Sarà per questo che alla cronaca di questi giorni sono nuovamente balzati Feltri e Belpietro?

lunedì 27 dicembre 2010

Singolarissima intervista


Tra la festività del s. Natale e quella di fine anno corre un tempo paradigmatico: quello che separa il sacro dal profano.

Capita, in questi giorni, di avere qualche maggiore disponibilità di tempo. Occuparlo, anzichè disperderlo, potrebbe essere una buona idea. Tra le diverse modalità all'uopo disponibili, mi permetto segnalarne una non disprezzabile, tutt'altro.

E' la singolarissima (e godibilissima) intervista che il direttore dell'Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, ha rilasciato al vaticanista Giuseppe Di Leo e che è disponibile (in audiovideo) sul sito di Radio Radicale (www.radioradicale.it).

Dopo aver ascoltato l'intervista, resta una domanda: che sacro e profano siano le due facce di una medesima medaglia, quella della vita?

sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale



In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini
(Gv 1,4)

Affermava Norberto Bobbio di aver tratto la più grande lezione della sua vita dalla “osservazione della irriducibilità delle credenze ultime” e di averne appreso il rispetto delle idee altrui e del segreto di ogni coscienza.
In questa accezione auguro che il messaggio di definitiva speranza offerta a tutti gli uomini dal Natale cristiano, sia motivo di gioia e rinnovato impegno a servizio della comunità saronnese.
Buon Natale!