Dal lungo cogitare di lunedì ad Arcore tra le menti più illuminate che governano questo Paese è uscito il meglio che ci si potesse attendere: un aborto di manovra economica. Nessuna certezza sul piano del risanamento dei conti e il nulla sotto vuoto spinto sul fronte del rilancio economico. Una sola la certezza acquisita: una Lega in disarmo ha detto signorsì a Berlusconi che ora tirerà a campare fino al 2013 pur non avendo più nulla da dire all’Italia ormai da tempo.
Se il Parlamento non riuscirà a metterci una pezza, ci attendono conseguenze devastanti. Ma siamo di fronte ad una missione impossibile: in Parlamento siedono nominati, non eletti. Gente, per capirci, che quando il padrone gli ha sibilato: “sei disposto a votare che secondo me Ruby era la Nipote di Mubarak, vero?”, lo ha fatto senza battere ciglio.
Responsabile di questo teatrino che umilia le istituzioni è una delle solite menti illuminate: Roberto Calderoli, autore di disastri seriali, tra i quali l’attuale legge elettorale. Una legge che lui stesso ha definito “una porcata”.
Il PD ha presentato da tempo la proposta di una nuova legge che consenta ai cittadini di tornare a scegliere i propri rappresentanti. Ma è realistico che i suddetti parlamentari accettino anche solo di discuterla? No, perchè il padrone lo impedirebbe. Serve una spada di Damocle che li costringa. Questa costrizione è il Referendum abrogativo della legge elettorale vigente, il cosiddetto “Porcellum”. Il Referendum ripristinerebbe il “Mattarellum”, legge non esente da difetti. Ma proprio per questo solleciterebbe il Parlamento a legiferare per tornare ad un sistema elettorale rispettoso dei diritti dei cittadini e coerente con una democrazia bipolare.
Parte in questi giorni la raccolta delle firme con l’obiettivo di arrivare a 500.000 entro il 30 Settembre. I tempi sono molto stretti, l’impresa è difficile, ma non impossibile.
Personalmente firmerò e chiederò al circolo PD della mia città, Saronno, di mobilitarsi per raccogliere quante più firme possibile.