Si può essere sovversivi chiedendo che le leggi vengano rispettate da chi ci governa (Ennio Flaiano)

mercoledì 17 marzo 2010

Cattaneo, l'assessore alle inaugurazioni

Sabato 13 marzo, viaggio prova del Frecciarossa da Milano Rogoredo a Malpensa.
Naturalmente record di velocità, mobilitazione generale di tutti i lavoratori delle Nord, chiamati di gran carriera al lavoro per garantire che tutto filasse liscio, parata di telecamere e giornalisti per immortalare l’ormai mitico assessore Cattaneo, che, tronfio come non mai, si lancia in spericolate previsioni: “in un’ora e mezza si potrà andare da Bologna a Malpensa, in due ore da Firenze a Malpensa”.
Fantastico assessore ! I bolognesi e i fiorentini sono trepidanti, in attesa del magico momento in cui, dopo due ore di treno, potranno sbarcare a Malpensa. E una volta sbarcati a Malpensa cosa faranno ? Un caffè, una visita al duty free o che altro ?
In compenso i pendolari lombardi, ieri, come oggi, come domani, sono alle prese con treni vetusti, in ritardo e sporchi.
Ma a Cattaneo cosa volete che importi ? Lui non è assessore ai trasporti, lui è l’assessore alle inaugurazioni.

2 commenti:

  1. La politica delle innaugurazioni elettorali è quanto di più triste e squalificante possa fare un politico. Per due ragioni: svilisce il lavoro di chi si è dato da fare per portare a termine la realizzazione "innaugurata" (perchè strumentalizzato per interessi di parte), illude l'elettorato trattato come "plebe o massa" da impressionare e suggestionare. Le innagurazioni vanno bene se ad esse corrispondono opere reali, concrete, ultimate, finite, pronte ad entrare in esercizio se non già in esercizio addirittura. Qualsiasi innaugurazione che non ha questi requisiti è una presa per i fondelli. Le persone serie ed intelligenti lo capiscono meglio dei politici, e non votano per il politico che ha tentato, invano, di suggestionarle. Che sia di destra o di sinistra.

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  2. L'arroganza e la sete di potere di certi politici lasciano increduli. Quando poi arroganza e sete di potere arrivano da politici che della loro fede cattolica menano vanto e ostentazione, l'incredulità diventa commiserazione. Di fronte al penoso comportamento di Cattaneo e del suo compagno di comunione (e liberazione) Roberto "celeste" Formigoni non resta che rievocare le pietose parole evangeliche: "Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno". Forse.

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