Ci sarà tempo fino al 19 marzo per richiedere il "Buono famiglia 2010"(*), presentando la domanda presso le ASL. La Giunta regionale della lombardia ha infatti deciso, di spostare i termini della presentazione delle domande dal 5 al 19 marzo prossimo. E di rendere contemporaneamente meno stringenti i requisiti necessari per fare richiesta.
Ma sembra che la proroga non basti perchè i lombardi ne facciano richiesta. Neppure con i nuovi requisiti.
Prova ne è che ieri mattina (12/3) è arrivato un ordine di servizio a referenti e direttori dei distretti ASL della Lombardia che li ha precettati per le giornate del 13 e 14 marzo in modo da essere presenti in tutte strutture per anziani e per non autosufficienti per la promozione del buono famiglia regionale ai parenti degli ospiti.
Caro presidente Formigoni, questi sono i mezzi ai quali devi ricorrere quando proponi provvidenze fatte per la campagna elettorale più che per i reali bisogni dei cittadini Lombardi.
Mi permetto suggerirti qualche (costosa) inaugurazione in meno e qualche attenzione in più a chi ha veramente bisogno.
(*)Il "Buono famiglia" è il contributo di 1.300 euro a favore dei nuclei a basso reddito che hanno a carico anziani ricoverati in case di riposo o disabili in residenze assistenziali, che presentino almeno una delle seguenti due condizioni: avere nel proprio nucleo familiare almeno un figlio, anche in affido, minorenne e un indicatore della situazione di reddito familiare (ISR) non superiore a 22.000 euro, o percepire ammortizzatori sociali a causa dell'interruzione o sospensione del rapporto di lavoro.
Buono famiglia: esempio calzante di differenza che passa tra azione legislativa ed azione politica. Lo strumento legislativo esiste, l'istituto del buono famiglia è oggettivamente presente nell'ordinamento regionale. Ma forse la volontà politica di promuoverlo, di diffonderlo, di "farlo andare a ruba" non è molto forte. E quindi corre il rischio (indotto) di essere derubricato da strumento di sostegno alle famiglie in difficoltà in "servizio a domanda individuale di scarso successo e poco richiesto". Credo che Augusto, dallo scranno di Consigliere Regionale, dovrà porre due domande al futuro Governatore: quali iniziative e quante risorse umane/economiche sono state dedicate alla promozione del buono famiglia? Quali destinazioni di impiego sono previste per le risorse stanziate a copertura del buono famiglia e non utilizzate?
RispondiElimina