Per uno che ha sempre considerato la sua attività politica alla stregua di una parita di calcio, al punto da paragonarla all'infinito ad una "discesa in campo", perdere 26 a 1 in Europa è sicuramente un gran bel risultato.
Del resto, se lui è il capitano di questa squadra di avventizi, certo i suoi compagni di sventura non sono da meno.
Calderoli Roberto, ministro per la semplificazione, 10 Aprile «A casa e subito dal Libano: pensiamo a difendere i nostri confini prima che sia troppo tardi».
Maroni Roberto, ministro dell'Interno, 12 Aprile: «mi chiedo se abbia un senso continuare a stare in Europa».
Castelli Roberto, viceministro, 12 Aprile: «Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora»
«Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente, ora sappiamo che c'è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione.» Chissà se potendo prevedere le illuminate dichiarazioni di questi nostri governanti, anche il prof. Basaglia non avrebbe ammesso qualche eccezione alla sua riforma, quella si "epocale", sulla assistenza psichiatrica.
attenzione, se mettessimo in fila le dichiarazioni di ognuno di noi fatte nell'ultimo anno, slegate dal contesto, slegate dalle reazioni e sentimenti che le animano, penso che quasi tutti (forse l'unica eccezione è Gesù) saremmo le eccezioni da te citate
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