Si può essere sovversivi chiedendo che le leggi vengano rispettate da chi ci governa (Ennio Flaiano)

domenica 10 aprile 2011

Chi di respingimenti ferisce, di respingimenti perisce.

E così ha vinto lui, Giuliano Bignasca, il Bossi ticinese; discepolo e ammiratore dell'Umberto. Alle cantonali ticinesi ha sfiorato il 30%.
Non ha mai avuto peli sulla lingua il leader della Lega ticinese. Poco tempo fa dichiarava che i frontalieri italiani sono come lo smog di Milano che varca il confine e va ad impestare gli svizzeri. Ma il suo pezzo forte lo ha sfoderato in prossimità delle elezioni: bisogna costruire un muro di cemento armato alto quattro metri per separare Chiasso da Como, l’Italia dalla Svizzera, insomma lungo tutta la frontiera con l'Italia. Come avveniva ai tempi del muro di Berlino. L'italia è un paese alla deriva, incapace di gestire il flusso migratorio e la criminalità. Perché i ticinesi possano tornare ad essere padroni in casa propria, perché possano trovare un lavoro che permetta loro di vivere nella terra in cui sono cresciuti senza essere soppiantati da frontalieri, e perché questo Cantone non diventi il Paese del Bengodi per criminali stranieri!! (che sarebbero poi i frontalieri italiani, nda).

Del resto, come aspettarsi qualche cosa di diverso? Come ben sanno i comaschi, i leghisti (anche quelli italiani) in fatto di muri sono maestri.  E poi, si è sempre stranieri, terroni o immigrati per qualcun altro.

El sueño de la razón produce monstruos, ricordava Francisco Goya con una sua famosa acquaforte.

Ci riflettano i tanti elettori dei comuni varesini che il mese prossimo andranno a votare per le amministrative.
Ci riflettano i (pochi, per fortuna) leghisti rossi, immigrati clandestini nel PD.

Riflettiamoci tutti, prima che sia troppo tardi.

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