Si può essere sovversivi chiedendo che le leggi vengano rispettate da chi ci governa (Ennio Flaiano)

sabato 19 febbraio 2011

Ridateci l'Italia !

Al Presidente del Consiglio pro tempore è capitato più volte di affermare che la nostra Costituzione è di “matrice sovietica”. Cioè illiberale, oppressiva, contraria a quella libertà che lui tanto ama.

E proprio perché contraria al suo concetto di libertà anche economica che recentemente ha deciso di modificarne una parte: l’articolo 41. Che, giova ricordare prima che lui lo modifichi, recita: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Sarà una libertà così ampia a non piacergli? Piuttosto che il rispetto della sicurezza? O forse il richiamo al valore non negoziabile che è quella dignità umana che il suo stile di vita continuamente umilia? Non è la prima volta che il nostro si ingegna a peggiorare la Costituzione. Ma anche questa volta tutto si risolverà nel consueto effetto annuncio. Per nostra fortuna.
Ma preoccupa anche altro.


Mercoledì 2 febbraio Berlusconi piomba sul TG1 delle 20. E dichiara che il suo Governo “ha predisposto un piano per la crescita che dovrebbe dare una grande scossa all’economia. Forse una delle più forti della storia italiana”. Ora che questo piano è stato presentato, sappiamo che contiene una sola decisione: l’illusoria proposta di modifica costituzionale di cui sopra. Per il resto né scossa né solletico: il nulla. «Sulle modifiche della Costituzione - dichiara Emma Marcegaglia - la nostra posizione è nota, è un fatto simbolico. Per quanto riguarda il resto è stato solo detto che si andrà avanti. Sul Piano Sud non si è emanato nulla di concreto». Infatti, il ministro Tremonti, che da mesi evita di farsi associare anche solo mediaticamente a Berlusconi, ha presenziato solamente ai primi minuti della conferenza stampa di presentazione di questo fantomatico piano. Poi se ne è andato in treno verso sud con Bonanni e Angeletti. Aprendo di fatto la sua campagna elettorale. In proprio, ovviamente. Insomma, il “piano” di Berlusconi non è più simile ad un atto di governo di quanto lo fosse la sua telefonata in Questura per far liberare Ruby.

E non è finita qui. Egitto, Algeria, Tunisia, Libia, Yemen, Giordania: la sponda sud del mediterraneo, non meno che l’Albania, vanno a fuoco. Moti di libertà, dimostrazioni anche molto cruente, dittatori che fuggono. Futuro quanto mai incerto. Uno scenario che necessiterebbe una forte presenza diplomatica del nostro Governo . Per molti anni, in passato, interlocutore attento e ascoltato da questi Paesi. Una presenza attiva, capace di richiamare l’Europa a quel ruolo che non sa esprimere. Ma l’encefalogramma della nostra diplomazia è piatto: nessuna azione si registra e nessuna se ne profila all’orizzonte. Frattini, ministro degli esteri, sembra impegnato dai rogiti in arrivo da santa Lucia. Salvo poi accorgersi di quanto sta accadendo in Africa quando migliaia di profughi sbarcano sulle nostre coste. Episodio questo che conferma la drammatica miopia del ministro Maroni nel gestire l’immigrazione via mare. Una miopia che parla alla pancia, ma non risolve nulla. Una miopia che ha affidato a Gheddafi il lavoro di gendarme con licenza di uccidere. E che il colonnello svolge al modico prezzo di 5 miliardi di euro. salvo poi marcare visita quando il fronte interno si surriscalda e lo costringe ad impegnarsi in altro.

E che dire del Decreto sul federalismo fiscale approvato di notte nel vano tentativo di evitare che Bossi restasse con un pugno di mosche dopo vent’anni di vaniloqui? O della festa per i 150 anni di unità del nostro Paese sulla quale il Governo si è spaccato e il solito geniale ministro, esperto per sua stessa ammissione in “leggi porcata” ha definito “una follia”?

In tempi di debole senso del “bene comune”, ai nostri governanti abbiamo imparato (purtroppo!) a non chiedere molto. Ma un livello minimo di decenza etica e istituzionale non possiamo non pretenderla, a motivo del solenne impegno da essi assunto di onorare la Carta, nei suoi principi e valori. Ebbene: Berlusconi e il suo Governo, da tempo ormai, hanno passato il punto di non ritorno.

Se anche Ruby e le altre fossero uno stuolo di oranti educande. Se anche le recenti e nauseabonde vicende che sembrano coinvolgere il Presidente del Consiglio fossero pura invenzione della solita magistratura comunista, ce ne sarebbe più che in abbondanza per chiedere a gran voce a lui e al suo Governo: andate a casa!
Ridateci l’Italia!
(Pubblicato su In Piazza - Febbraio 2011, periodico del PD saronnese)

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