"Le vecchie forze politiche che hanno moltiplicato otto volte il debito pubblico negli anni del consociativismo si stanno coalizzando e hanno in mente di tassare gli italiani con una gigantesca patrimoniale. Vogliono tassare la casa che rappresenta la ricchezza dll'85% degli italiani".
E' il consueto cumulo di menzogne, ma un disperato B. ha potuto proclamarlo oggi in prima serata grazie al servile TG1 minzoliniano.
Pochi minuti dopo, un impaurito Bersani, escludeva che la patrimoniale sia nelle intenzioni del PD.
A mio avviso sbaglando.
Credo che chiunque sia contrario a tassare la prima casa degli italiani, io per primo.
Ma questa non è la proposta avanzata la scorsa domenica al Lingotto. E' la caricatura che ne fa B.
Piuttosto si è proposto di chiedere un contributo a quel 10% degli italiani che, secondo Banca D'Italia, detiene il 50% della ricchezza privata nazionale: oltre 2.500 miliardi di euro.
Quindi un intervento mirato. Un intervento che non tocca il 90% degli italiani. Un intervento che potrebbe apportare 20 miliardi di euro Un intervento limitato ai super-ricchi quali B. è. Un intervento che potrebbe evitare l'aumento di un punto degli interessi sul debito pubblico, che ci costerebbe 20 miliardi di euro: questo si sulle spalle di tutti gli ityaliani. Un intervento inserito in un più ampio pacchetto di proposte di spending review e di dismissione del patrimonio pubblico non utilizzato.
Perchè avere paura di un intervento così congegnato? Perchè escluderlo a priori? Cosa contiene di contrario ai valori del PD?
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