Ieri non è stato solo il giorno dello strappo del governo sul federalismo. E' stato anche quello che ha visto la Camera dei Deputati respingere la richiesta dei PM di Milano di indagare sul caso Ruby.
La scelta era ampiamente scontata. La motivazione è stata francamente sconcertante.
Sconcertante perchè la Camera ha sostanzialmente dichiarato che, la notte del 27 Maggio, quando Berlusconi ha telefonato alla questura di Milano per imporre la liberazione di Ruby, ha esercitato un atto di governo. E lo ha fatto in quanto, convinto che fosse la nipote di Mubarak, ha voluto evitare uno scontro dalle conseguenze imprevedibili con l'Egitto. Un atto di governo, come noto, può essere giudicato solamente dal Tribunale dei Ministri.
Vale la pena di capirci bene perchè il dettaglio non è di poco conto. Non solo questo sfortunato Paese ha per Presidente del Consiglio un uomo convinto che Ruby fosse realmente la nipote di Mubarak, ma ha anche mandato in Parlamento ben 315 deputati disposti a crederlo e a considerare azione di governo la sua telefonata alla Questura di Milano per farla rilasciare.
Di fronte a comportamenti come questi è davvero difficile trovare parole che non siano di totale biasimo. Se non di insulto.
Del resto, per essere eletti Deputati, non è richiesto un livello minimo di QI.
Non resta quindi che tacere. E sperare che l'indignazione cresca.
Hai ragione: è una pessima pagina per le nostre istituzioni. Te lo dice uno che è di CL e che ha votato Berlusconi. Ma questa volta mi sono sentito profondamente offeso nella mia dignità di cittadino prima che beffato nei miei valori di cattolico.
RispondiEliminaDario C.