Si può essere sovversivi chiedendo che le leggi vengano rispettate da chi ci governa (Ennio Flaiano)

lunedì 7 maggio 2012

Sconfitte estreme, vittorie moderate

Trasferire linearmente sul piano politico il risultato delle amministrative, può essere improprio. Alcuni dati sono però clamorosi.

La nullificazione del PdL è di tali proporzioni da autorizzare l'ipotesi che Berlusconi sia scappato dall'Italia, più che andato a Mosca per festeggiare Putin.

A Verona Tosi vince ed elegge Maroni segretario federale della Lega,  stroncando brutalmente le mire di Bossi di rimettersi in corsa.  Poi si conferma anche sindaco.

L'UDC e il terzo polo tutto, spariscono nel nulla. A conferma che l'egocentrico Casini è emblema di miopia politica se paragonato al ben più responsabile Bayrou, divenuto determinante nella vittoria di Hollande.

La "protesta non votante" rappresenta spesso il primo partito del belpaese.
In scia, Beppe Grillo e il suo movimento raccolgono a piene mani la "protesta votante" contro un sistema partitico largamente impresentabile.  Ripercorrendo, in questo, la strada della Lega nel '92-'96 senza, peraltro, avere un progetto altrettanto chiaramente identificabile. A conferma che l'avversione contro i partiti è più radicale di 15-20 anni fa.

Il PD vince senza stravincere. Si propone come l'unica forza politica in grado di "tenere" a livello nazionale. Ma ottiene, insolitamente, migliori risultati al centro-nord.. In casi isolati, ma di grande rilevanza, conferma di avere una classe dirigente locale ampiamente al di sotto delle aspettative. Ma per sua fortuna, in quegli stessi casi, il PdL riesce a fare anche peggio.

Mario Monti è probabilmente l'italiano che dormirà il sonno più tranquillo, questa notte.

Ma anche il "celeste vacanziero" potrebbe addormentarsi senza ricorrere ai sonniferi.

Infine, che Muccino e Castiglion sappiano fare i sindaci, è ancora tutto da dimostrare.

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