Più che una coalizione di volonterosi la definirei di litigiosi.
Si, perchè più che collaborare nel far rispettare la no fly zone e, soprattutto, salvare le vite dei civili libici, USA, GB, Francia e Italia passano il loro tempo a litigare su chi deve comandare la guerra.
Ma non è tutto.
In Italia, nel bel mezzo delle celebrazioni per il 150° dell'unità, ad essere bombardata è ancora una volta la Costituzione.
Fino ad ora, sotto tiro, è stato l'art. 11: L'Italia ripudia la guerra...
Adesso è la volta dell'art. 10: "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".
Già, perchè il piano del ministro Maroni per per la cd "accoglienza" di 50.000 sfollati è sempre più virtuale. Gran parte dei sindaci (o vice) di grandi città piuttosto che dei Presidenti di Regione, dopo essersi detti d'accordo con il Ministro, aggiungono di "aver già dato" . In altre parole: che Maroni metta i profughi da qualche altra parte, loro devono pensare a vincere le prossime elezioni.
Insomma, prima partecipiamo alla nuova campagna di Libia e poi trattiamo le persone che sfuggono dal tiranno che le vuole uccidere, piuttosto che dalle bombe "intelligenti" della nostra litigiosa coalizione, alla stregua dei rifiuti radioattivi: not in my back yard.
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