da Internet |
Poco meno del 25% degli italiani non ha votato. Il 25% lo ha fatto al grido “arrendetevi, siete circondati”. Un ulteriore 25% ha creduto (per l’ennesima volta) in un anziano “signore” che pochi mesi prima aveva condotto il Paese ad un passo dal baratro, nel più totale isolamento internazionale; che ha promesso l’eliminazione dell’IMU e la restituzione di quella già versata; che ha millantato misure volte all’elusione e all’evasione fiscale; che ha promesso un condono fiscale tombale accompagnato da quello edilizio.
In questo quadro è realistico ritenere che la mancata vittoria (e la scampata sconfitta) del PD sia attribuibile solamente agli errori commessi in campagna elettorale? O alla candidatura di Bersani piuttosto che quella di Renzi.
Purtroppo non lo è. Chè se lo fosse, la soluzione sarebbe già bella e pronta.
Se in centrosinistra vorrà prima o poi (forse più poi che prima) tornare ad essere forza di governo, sarà invece necessaria una riflessione “essenziale”. Una riflessione che ripensi da capo il significato di dx e sx (Grilo è di dx o di sx?) per capire come fare oggi una proposta di centrosinistra in grado di essere compresa da un numero di italiani sufficienti a governare. In una situazione economica che non cresce e probabilmente non crescerà, perchè figlia di un modello forse giunto al suo epilogo. In una situazione sociale dove al concetto di “bene comune” sempre più difficilmente è attribuibile un “significato comune”. In una situazione internazonale dove la finanza sempre più condiziona l’economia e la politica. Senza che nessuna autorità sembri avere il potere di impedirglielo.
Nessun commento:
Posta un commento