“Perché vi candidate?” Questa la domanda che sabato 27 febbraio il quotidiano Avvenire ha rivolto ai candidati alle elezioni del 28-29 marzo prossimi (http://edicola.avvenire.it/ee/avvenire/default.php?pSetup=avvenire).
Rispondo volentieri. Rispondo da candidato al Consiglio regionale della Lombardia in provincia di Varese per il PD. Rispondo attingendo ai valori nei quali credo. Alla storia dalla quale provengo: quella dell’associazionismo e del cattolicesimo democratico.
Nella mia città, Saronno in provincia di Varese, sono stato eletto più volte in Consiglio comunale. Un impegno di assoluto volontariato, come è facile immaginare. Mi hanno dato fiducia tanti saronnesi, tanti amici che mi conoscono. Nessuno mi ha mai offerto il suo sostegno in cambio di qualcosa che non fosse la condivisione di un modello di città, di comunità, di società. A nessuno ho mai chiesto un contributo per le mie campagne elettorali che non fosse basato sulla condivisione e la diffusione di ideali e progetti concreti. In altre parole ho sempre accettato la sfida di candidarmi per contribuire ad una società possibilmente migliore. Per tutti.
Oggi, candidato al Consiglio regionale della Lombardia ho deciso di fare lo stesso. Sul mio materiale elettorale scrivo: “Voglio condurre una campagna elettorale sobria e in sintonia i valori nei quali credo. Più basata sulla collaborazione degli amici e dei molti che hanno fiducia in me che su costose spese pubblicitarie”.
Oggi, tra le mie proposte agli elettori, c’è quella che ho battezzato “Per una politica più sobria”. Cioè ridurre del 50% la retribuzione dei consiglieri regionali della Lombardia. Attualmente superiore ai 12.500 €/mese netti. Per un costo, a carico della comunità, di quasi 18 milioni di € l’anno. Con i soldi risparmiati (almeno 8 milioni di €/anno) propongo di istituire un fondo a disposizione del Consiglio regionale (non della Giunta) con il quale finanziare interventi a favore di chi perde il lavoro; delle famiglie in difficoltà; dei giovani che faticano a trovare occupazione stabile. Ma anche di artigiani, piccoli imprenditori e giovani professionisti travolti dalla crisi. Si potrebbe iniziare destinando una parte di questi soldi al fondo Famiglia e Lavoro, ma non solo.
E’ un segno, non la soluzione di tutti i problemi. Ma i segni hanno una grande forza. E',credo, la sfida di essere lievito. E la politica ne ha bisogno.
Rispetto profondamente chi dalla sua professione ricava legalmente e legittimamente decine o centinaia di migliaia di € al mese. Ma la politica non è una qualunque professione, è un servizio alla comunità. Se lascia intendere che la si sceglie per soldi, perde di credibilità. Con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Peraltro a me risulterebbe difficile convincere un cassintegrato, un anziano con mille € di pensione, un giovane precario o un artigiano che chiude bottega che per occuparmi dei suoi problemi voglio 12.500 € netti prelevati dalle sue tasse. Noto, invece, che non per tutti è così, visto che questa proposta riscuote molta indifferenza tra i colleghi candidati dei diversi schieramenti. E che i media non le dedichino che poche righe. Sarà così anche per Avvenire?
Caro Augusto, la tua proposta mi trova assolutamente concorde. Va nella direzione di quella sobrietà cui spesso ci richiama il nostro arcivescovo e che spesso in politica manca. Non mancare di riproporla durante questa campagna elettorale che ti auguro essere vincente.
RispondiEliminaMattia
Ciao Augusto,
RispondiEliminasai bene che il mio pensiero politico è lontano mille miglia da quello del PD.
Vedo infatti nel PDL oggi l'unica possibilità affinchè i valori cattolici sui quali non si deve scendere a compromessi possano essere difesi (vedi il caso Eluana, per la vita, o il buono scuola per la scuola, solo per fare due esempi).
Ma non posso non riconoscere le tue capacità e i tuoi nobili valori: se il PD fosse come te, potrei farci un pensierino.
Ciao Augusto, speriamo tu sia eletto ... in minoranza.
Alberto
Caro Augusto, ti ammiro davvero perchè sai inseguire gli ideali "alti" in cui credi e nei quali anch'io credo. Hai impostato la tua campagna elettorale costruendo " la casa sulla roccia ".Credo fortemente nella tua candidatura che sosterrò pienamente! Elisabetta
RispondiEliminaAugusto e gli altri amici del blog Zone di Confine sanno quale è la mia attuale posizione politica: fuori dal Pd, fuori dal centrosinistra. Lo ricordo perchè è importante tenerlo a mente mentre si legge ciò che sto per scrivere. La credibilità di chi fa politica è frutto della propria storia, degli ambienti in cui si è formata la persona, degli ambiti sociali frequentati, dei valori che da sempre e non da ora orientano le scelte della persona. Quando Augusto parla di sobrietà, solidarietà, rispetto dell'ambiente, sostegno alle piccole imprese, attenzione ai deboli, economia e mobilità sostenibili è credibile. Altri, tanti altri, che dicono le stesse cose, anche a Saronno, non lo sono. La storia personale di Augusto è la matrice della sua credibilità. Non sono un democratico, non sto nel centrosinistra. Perchè credo che il centrosinistra non sia credibile sui temi polticamente a me cari, neanche quando ne infarcisce i programmi o quando li declara in slogan elettorali. Ma mi conforta vedere che anche nel Pd ci sono persone credibili e nelle cui capacità di auotnomia di pensiero, di integrità e di indipendenza credo fermamente. In bocca al lupo, Augusto!
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