Si può essere sovversivi chiedendo che le leggi vengano rispettate da chi ci governa (Ennio Flaiano)

sabato 14 novembre 2015

#PrayForParis

Ieri sera, a Parigi, si è combattuta una battaglia dell’ormai famosa guerra mondiale a pezzi di cui ha parlato mesi fa, con la consueta lungimiranza, Papa Francesco. Una battaglia dalle conseguenze orrende, inumane, con la quale un gruppo di criminali ha seminato terrore e sparso sangue innocente nel cuore dell’Europa. E non è detto che sia finita.

E’ il momento della solidarietà, della vicinanza umana e spirituale con le vittime e le loro famiglie. Forse non è un caso che, nella laica Europa, l’hastag che sta avendo maggiore popolarità è #PrayForParis.

Non ci sarà soluzione a breve termine ad un problema che affonda le sue radici nei decenni, (almeno dalla guerra in Afghanistan) vede coinvolti interessi geopolitici globali, strumentalizza il credo religioso, sconta una drammatica perdita di senso della vita in occidente al punto che migliaia di giovani europei continuano ad unirsi ai terroristi per combattere contro la civiltà che li ha allevati. E non sarà sicuramente un drone americano a risolvere questo problema.

Potranno essere necessarie misure anche impopolari per evitare che altro sangue innocente venga sparso per l’Europa.  

Una cosa, però, credo sia certa: l’errore più grande che l’occidente possa commettere è rispondere all’odio fondamentalista con altro odio, ad atti di guerra con la guerra. Farci ritenere che ormai siamo in guerra e quindi dobbiamo combattere è proprio il tranello che ci tende il terrorismo jihadista e nel quale rischiano di cadere i meno avveduti di noi occidentali. Sarebbe l’inizio  della terza guerra mondiale non più a pezzi.

Affermiamo, non a torto, che l’Europa è la culla della civiltà e del diritto. E’ il momento di dimostrare che ci crediamo realmente.


Nessun commento:

Posta un commento