Si può essere sovversivi chiedendo che le leggi vengano rispettate da chi ci governa (Ennio Flaiano)

mercoledì 18 maggio 2016

Solo contributi a copertura dei "costi sociali" al Pasta?


"... la Corte dei Conti vuole che il Comune dia solo un contributo per i costi sociali" al teatro di Saronno.

Con questa motivazione l'Amministrazione leghista ha tagliato i contributi al Teatro Giuditta Pasta per il 2016, ne ha provocato le dimissioni del Consiglio di Amministrazione e reso incerto il futuro del teatro stesso.

Certo, un pronunciamento dell'organo che nel nostro ordinamento è deputato a controllare l’utilizzo appropriato ed efficace dei fondi pubblici e la regolarità dell’azione amministrativa è da tenere nella massima considerazione.

Ma siamo certi che il Sig. Sindaco abbia correttamente interpretato il pronunciamento della Corte?
La domanda appare più che legittima a giudicare dai dati che riporto nei tre documenti del post.
Ma andiamo con ordine.
  1. Teatro Alla Scala: da una ricerca pubblicata dall'Università Bocconi nel 2013 apprendiamo che il comune di Milano ha versato, dai 3 ai 4 milioni di Euro all'anno nel periodo 2010 - 2011 - 2012;
  2. Piccolo Teatro: dai dati del Bilancio 2015, notiamo che, sempre il comune di Milano ha contribuito per oltre 4,5 milioni di Euro per il sostegno dell'attività teatrale, per il complesso delle attività artistiche e culturali, la manutenzione, la prevenzione incendi, ...;
  3. Teatro Sociale - Como: dal sito del teatro leggiamo che le sue attività sono sostenute, tra gli altri, dal comune di Como.

Che tutti i contributi erogati dai comuni di Milano e Como a questi enti siano a copertura dei soli "costi sociali"? Sembrerebbe proprio di no e la descrizione riportata nel documento di bilancio del "Piccolo" non lascia dubbi in proposito.

Fugato allora quel dubbio torniamo alla domanda iniziale: non è che l'interpretazione data dall'amministrazione leghista al pronunciamento della Corte sia una scelta tutta politica nel tentativo di azzoppare una delle attività culturali più apprezzate in città e non solo? 
E’ utopia pensare che qualsiasi teatro possa mantenersi con le proprie forze o essere in grado di ottenere un risultato economico. Fingere di non capirlo significa condannarlo a morte nei fatti anche se, a parole, si vuol far credere di volerlo rilanciare. 

Già, la cultura... Quali regimi, nel corso dei secoli, hanno sempre avuto una gran paura della cultura?

Ricordiamoci che non di solo staff e carciofi (sequestrati) vive una città!  #SaronnoMeritadi+ 

martedì 10 maggio 2016

Sig. Sindaco, si fermi!

Al Signor Sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, che ha recentemente dichiarato a "Il Saronno" di doversi primariamente occupare dei saronnesi che hanno perso il loro lavoro, mi permetto inviare la seguente lettera aperta.

Egr. Sig. Sindaco,
le assicuro che saremmo davvero lieti se Lei e la sua Amministrazione operaste per dare lavoro ai cittadini che l’hanno perso. Sono personalmente certo che tutti i saronnesi, a prescindere dal loro orientamento politico, apprezzerebbero risultati concreti in questo senso.

E’ veramente incomprensibile, invece, che, per mero pregiudizio politico, un’intera amministrazione spenda tempo e risorse nel vano tentativo di impedire al rappresentante del Governo, alla Caritas Ambrosiana, alla Chiesa cattolica saronnese e a numerose associazioni cittadine di dare temporanea ospitalità a 32 persone in attesa che la loro richiesta di asilo venga esaminata dalle competenti autorità secondo quanto previsto dalle leggi vigenti.  Tutto ciò è ancora più incomprensibile quando è ormai chiaro a tutti che consentire l’esercizio di questo diritto all'accoglienza non costerebbe un solo Euro alle casse del Comune.

Sig. Sindaco, si fermi e ascolti la disponibilità che viene da una parte significativa della comunità saronnese!

Mi creda: è ancora in tempo a rivendicare il superamento dei problemi burocratici che, a Suo dire, precluderebbero l’utilizzo della struttura gentilmente concessa dalla Suore della Presentazione. Magari chiamando il Consiglio comunale a condividere questo Suo risultato. 

Non perda, Sig. Sindaco, l’occasione per uscire dal cul-de-sac nel quale rischia di trascinare l'intera Amministrazione. E di impedire che la nostra Saronno venga bollata, per la prima volta nella sua storia, come città inospitale.

Certo #SaronnoMeritaDi+! Ma apprezzerebbe sicuramente il coraggio di questa Sua decisione.

Cordiali saluti.

Augusto Airoldi