Si può essere sovversivi chiedendo che le leggi vengano rispettate da chi ci governa (Ennio Flaiano)

sabato 9 gennaio 2016

27 Gennaio: serve una parola chiara

Mancano ancora alcuni giorni al 27 Gennaio, Giornata della  Memoria. Un tempo che l’Amministrazione Fagioli può utilmente utilizzare per interrompere l’assordante silenzio che l’ha finora contraddistinta (anche) per quanto riguarda le celebrazioni della Giornata della Memoria. Ed evitare spiacevoli fraintendimenti.

Credo che nessun saronnese, qualunque sia il suo orientamento politico, sentisse la necessità di questa ulteriore manifestazione di autoreferenzialità, di completa separazione tra la società civile e i suoi amministratori. 

Anpi, Acli, Auser Saronno, Aned Gruppo della Memoria, Isola che non c’è, Amnesty International gruppo di Saronno, Società Storica Saronnese, Givis Saronno, Agesci Scout Saronno, Museo dell’Illustrazione e Cinema Silvio Pellico. Associazioni, movimenti e realtà cittadine che, per quanto diversi tra loro, hanno condiviso la necessità di invitare, con una sola voce, tutta la città a commemorare uno dei fatti più tragici della storia dell’umanità: l'Olocausto di sei milioni di ebrei e l’eliminazione di altre centinaia di migliaia di persone uccise per i loro convincimenti politici e religiosi, la loro appartenenza etnica o il loro orientamento sessuale. Ma una tale mostruosità sembra insufficiente perché l’attuale Amministrazione, a trazione leghista, ne faccia memoria con i propri cittadini, assestando così un colpo, forse insanabile, alla sua credibilità politica e istituzionale.

Certo è che, ad oggi, Saronno al Centro e il Consigliere comunale Alfonso Indelicato eletto in quota FdI, si sono dissociati da questa scelta della ”loro” Amministrazione. Prese di posizione significative e condivisibili, che suscitano, però, una domanda tremenda: ci sono forse negazionisti dentro l’Amministrazione comunale saronnese?

Una sua parola chiara, signor Sindaco, qualunque essa sia, sarebbe necessaria.