tag:blogger.com,1999:blog-51595000502740057852024-02-19T03:19:06.680+01:00MonitorIl blog di Augusto AiroldiAugusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.comBlogger187125tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-46277273956272080092018-04-11T18:28:00.002+02:002018-04-12T13:58:44.634+02:00Rimpasto o impiastro?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_MGwDPPFDocp61NKc7_01BvvvcaYjHtgwNVIQehDtmhvRZ-RVnBFdsyEkXgcsPXCwEukv8iagXBruVU9iOzGHaR0lhzuYqRHWnKKjt3CH3Ursbs62ptO0Bh0W9qbXW0CiTuMQynVrp_b7/s1600/Rimpasto.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="273" data-original-width="535" height="163" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_MGwDPPFDocp61NKc7_01BvvvcaYjHtgwNVIQehDtmhvRZ-RVnBFdsyEkXgcsPXCwEukv8iagXBruVU9iOzGHaR0lhzuYqRHWnKKjt3CH3Ursbs62ptO0Bh0W9qbXW0CiTuMQynVrp_b7/s320/Rimpasto.png" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quanto accaduto ultimamente all’ Amministrazione
Fagioli -e che forse sta ancora accadendo in queste ore- è un copione che Stanley
Kubrick avrebbe acquistato a qualsiasi prezzo. Uno storytelling da Oscar dell’horror.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il Sindaco Fagioli potrebbe
pensare di aver inventato il “rimpasto progressivo”, la nuova espulsione …
al comunicato successivo. Ma, ahimè, anche in questo caso è arrivato tardi:
Virginia Raggi ha saputo fare meglio di lui. Per non citare Donald Trump. Forza,
signor Sindaco, può migliorare!</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Intendiamoci, ogni amministrazione
può incontrare difficoltà nel suo percorso, soprattutto quando si regge su
accordi di programma tra forze politiche differenti. E non necessariamente per
motivazioni poco nobili, difficili da spiegare ai cittadini. Possono emergere
valutazioni differenti su come affrontare e risolvere i problemi, su come
destinare le risorse economiche.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma il Sindaco Fagioli non ha (avuto) di
questi problemi: in Consiglio comunale il suo partito ha espresso la maggioranza
assoluta. Se la canta e se la suona da solo. Perché, allora, questa infinita manfrina che si trascina dal 2015? Che inizia,
pochi giorni dopo le elezioni comunali, quando FI già dichiarava che, con la Lega, «c’erano
stati accordi precisi prima del voto … <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che sono stati completamente disattesi» e a
tre anni di distanza assistiamo ancora, impotenti, al triste spettacolo di questi giorni?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La risposta sta in una ulteriore
domanda: cosa ha fatto questa amministrazione per la città di Saronno in tre anni
di mandato? Semplice: se si eccettuano l’installazione di alcune telecamere e
la progressiva disarticolazione dei Servizi sociali, sostanzialmente nulla. Qualità
della vita peggiorata, sicurezza compresa. I saronnesi iniziano a perdere la pazienza, il risultato elettorale racimolato
dalla Lega a Saronno lo scorso 4 Marzo lo dimostra e ai piani alti (a Varese) è scattato l’allarme rosso.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’attuale, triste commedia, altro non è che la reazione, un po' scomposta, del Sindaco Fagioli ad una situazione per lui sempre più
incerta: mancata la candidatura alla Camera dei Deputati, ora rischia anche
quella per il secondo mandato cittadino. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Inutile domandare perché non abbia
fornito alcuna motivazione al progressivo ritiro di deleghe, alla riassegnazione
di altre, alla fervida creatività che ha sostenuto l’invenzione di altre
ancora. Inutile domandarsi cosa c’entrino gli irrisolti problemi dei saronnesi: nulla, purtroppo! Certo un di più di bon ton istituzionale non avrebbe guastato, ma avrebbe richiesto un di più di coraggio. E «il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare».<br />
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma il tempo si fa breve, il 2020
è dietro l’angolo. Riuscirà il Sindaco nell'intento di risollevare le acciaccate sorti della
sua amministrazione e di (ri)dare smalto alla sua appannata immagine politica? </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se il passato è buona chiave di lettura, il futuro appare ormai
segnato. Più che un rimpasto sembra abbia combinato un impiastro.<br />
Tempi cupi si profilano per noi saronnesi, ma fortunatamente il 2020 è vicino.<br />
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Saronno merita di più!
E non da oggi.<o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-6756562193446162172018-03-15T17:24:00.004+01:002018-03-15T17:24:46.342+01:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiin0sr5_vPS14FJBu08trTqYDbRKmsQokhc2bvZqWhdR0qQAwLcDsyt84Et-puRgERO8_NhbsnF8TnXxKxNBN62c-A01S9H8K3JB8u-098RJ90pdIdvyQpX9ZbNlrKU8UQemUBw1ayJ7bF/s1600/Moro_Fani.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="169" data-original-width="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiin0sr5_vPS14FJBu08trTqYDbRKmsQokhc2bvZqWhdR0qQAwLcDsyt84Et-puRgERO8_NhbsnF8TnXxKxNBN62c-A01S9H8K3JB8u-098RJ90pdIdvyQpX9ZbNlrKU8UQemUBw1ayJ7bF/s1600/Moro_Fani.jpg" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ricorderemo l’agguato di via Fani, la
strage di 5 agenti della scorta, il rapimento di Aldo Moro. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Moro, lo statista
integerrimo, il politico che viveva l’oggi pensando al domani; il laico
credente; il Costituente che fece della mediazione lo strumento di una politica
inclusiva, capace di guardare al bene dei una intera nazione. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Riterrei volgare che qualcuno cercasse
facile consenso appropriandosi della sua figura politica, della sua tragedia
umana. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ad iniziare da chi già ci ha disgustati giurando sul Vangelo e brandendo
un rosario o da chi, malamente imbeccato, ha citato De Gasperi e la Dottrina
sociale cattolica. Probabilmente senza aver mai studiato un rigo né di Vangelo
né di Dottrina sociale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 7.5pt; text-align: justify;">
<span style="color: #1d2129; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Oggi è tempo di nani dai piedi d’argilla che, forti del consenso
popolare, giochino pure tra fanti, se ne sono capaci, ma non offendano chi per
questo Paese ha dato la vita.<o:p></o:p></span></div>
<br />Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-61048781057755542512018-03-14T18:19:00.001+01:002018-03-14T20:18:02.000+01:00Il voto dei cattolici in attesa di una politica in uscita<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1io-_BEBlJGopEcyqnMUg7e8ebV1Q8_Pj-IMxMUMggaoiHZ_5YvwTLmqHSmG_PfucrPudy8bW7ZyKEpUoGlPhEyFYsHCFWbK6NecleJ02eJPkAI_UBqzvxYZoWd5Fzoq2GyOp7tDR5dzm/s1600/faith-politics.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="690" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1io-_BEBlJGopEcyqnMUg7e8ebV1Q8_Pj-IMxMUMggaoiHZ_5YvwTLmqHSmG_PfucrPudy8bW7ZyKEpUoGlPhEyFYsHCFWbK6NecleJ02eJPkAI_UBqzvxYZoWd5Fzoq2GyOp7tDR5dzm/s320/faith-politics.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">C’era chi si aspettava che, il 4 marzo, il voto degli
elettori che si definiscono cattolici confluisse nel sedicente Popolo della
Famiglia o in quelle liste che si richiamavano formalmente alla religione
cristiana. Così non è stato, per fortuna.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>Secondo dati SWG, del “mondo cattolico”</b> si è recato alle urne
il 70% circa degli elettori. Di questi <b>il 27% ha votato M5S, il 20% circa ha
votato FI, un altro 20% ha votato PD, mentre il 17%, Lega.</b> Altri istituti
forniscono dati non divergenti. <b>La maggioranza dei cattolici ha quindi votato in
modo sostanzialmente analogo agli altri elettori italiani </b>scegliendo per il
reddito di cittadinanza, la difesa della razza bianca, l’espulsione dei
richiedenti asilo, la flat tax e via di questo passo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Se da una parte è vero che <b>la Conferenza Episcopale Italiana
si è tenuta (giustamente) lontana dal dare indicazioni di voto</b>, dall’altra non
va dimenticato che <b>il suo Presidente</b>, card. Bassetti, <b>aveva osservato come la
Chiesa italiana auspicasse un risultato elettorale capace di <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;">Ricostruire</span></i></b><span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;"><b> (la
speranza), <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Ricucire</i> (il Paese), <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Pacificare</i> (la società).</b> Oggi possiamo
dire, credo senza tema di smentita, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">vox
clamantis in deserto</i>.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sembreremmo di fronte a due mondi non più comunicanti: il
magistero dei Vescovi italiani (e di Papa Francesco) sembra non essere più
criterio di discernimento elettorale per i fedeli italiani. <b>Se vivere gli
stessi problemi</b> e le stesse preoccupazioni <b>di tutti</b>, sentirsi imprigionati
nelle medesime periferie esistenziali di insicurezza e, spesso, di solitudine, <b>è
fisiologico, condividerne le soluzioni proposte dai vincitori delle recenti
elezioni non può non sollevare perplessità e domande. </b><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;">In una società ampiamente indifferente ai valori del cristianesimo,
<b>è ancora un valore aggiunto per tutti che i cattolici tornino ad elaborare
proposte capaci di</b></span><b> <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;">Ricostruire</span></i></b><span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;"><b> (la
speranza), <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Ricucire</i> (il Paese), <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Pacificare</i> (la società) e contemporaneamente,
dare risposte concrete ai problemi delle persone</b>, a partire dagli <i style="mso-bidi-font-style: normal;">ultimi</i>? In caso di risposta affermativa,
da dove ripartire?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Come osserva il prof. Introvigne in una recente intervista, sui
temi attuali i cattolici avrebbero tantissimo da dire e milioni di persone (al
di là di ogni credo religioso) considerano Papa Francesco un punto di
riferimento più autorevole di qualunque politico. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #3f3f3f; line-height: 107%;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Parafrasando allora una fortunata espressione di Papa
Francesco, <b>mi sentirei di dire che serve lavorare per un modello di </b><span style="mso-bidi-font-style: normal;"><i style="font-weight: bold;">politica in uscita </i>che al centro metta la persona<i>, </i></span>lontana da ogni autoreferenzialità e dal voler
conquistare posti o poltrone, gigli magici o inner circle, ma capace di trovare risposte autentiche, innanzitutto per coloro i cui primi problemi sono arrivare a fine mese piuttosto che evitare di farsi aggredire per strada. E contemporaneamente
capaci di sfuggire alla narrativa deprimente che alimenta una sensazione di solitudine
anche in mezzo ad una folla rumorosa<i style="mso-bidi-font-style: normal;">.</i><o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-62500068296034206122017-10-21T19:39:00.001+02:002017-10-21T23:12:22.845+02:00Referendum per l'autonomia? Quanti danè tra via!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl8h7mbbZmo3spDRMTcv-2BkPgxEXe4DFr6tEz_e6biMLuZa8aBF9Ss0l_2eKihekeIR6P4-16x0O_FIdjND2CrM_kKHPaSNGqlhX4qGcMjH3etBIxFx7AQY9tqbcMCIMOEk2cdKCyORNm/s1600/Referendums.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="275" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl8h7mbbZmo3spDRMTcv-2BkPgxEXe4DFr6tEz_e6biMLuZa8aBF9Ss0l_2eKihekeIR6P4-16x0O_FIdjND2CrM_kKHPaSNGqlhX4qGcMjH3etBIxFx7AQY9tqbcMCIMOEk2cdKCyORNm/s320/Referendums.png" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Ci costa 50 milioni di €, ma probabilmente molto di più, celebrare l’inutilità di Maroni.</b> Perché, purtroppo, questo è l’unico
significato attribuibile al Referendum che si svolgerà domani in Lombardia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Maroni si avvia mestamente alle fasi finali della sua
sbiadita presidenza. Una presidenza aperta sotto il segno di roboanti promesse di maggiore autonomia per i lombardi. Ma, dal 18 marzo 2013 ad oggi,
il nulla. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Maroni e la sua maggioranza hanno avuto quattro anni e mezzo per
concordare con lo Stato maggiore autonomia</b> sulle materie previste dall’art. 116
della Costituzione, <b>ma non sono stati capaci di farlo.</b> Neppure un inizio, un
tentativo. Non sono stati neppure capaci di consultare i cittadini e gli enti
locali sulle maggiori autonomie da richiedere come previsto dal 116. Zero. Il
nulla. Missing in action. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ed ora vorrebbero far credere ai lombardi che con questo
referendum otterranno lo “Statuto Speciale” per la Lombardia e la possibilità
di “tenere i nostri soldi, almeno la metà di quelli che diamo allo Stato”. Non
serve essere dei costituzionalisti per capire che si tratta di una bufala
colossale! Non per nulla il quesito che Maroni sottopone a referendum non cita
alcuno dei due.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Recarsi alle urne per votare sul nulla è privo di senso</b>.
Recarsi a votare non per ottenere maggiore autonomia, cosa in linea di
principio condivisibile, ma per ridare fiato ad un asfittico Maroni è un errore
politico sesquipedale. Recarsi a votare significa, in buona sostanza, accettare
di farsi mettere l’anello al naso dalla Lega. E sinceramente, nella vita, si
può fare di meglio!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Chi intende realmente contrattare maggiore autonomia per la
sua regione segue le procedure previste dall’art. 116 della Costituzione, come
sta facendo in questi giorni la regione Emilia Romagna.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Capiamoci: <b>quello di Maroni non è un referendum per l’autonomia, ma una
gran quantità di <i>danè tra via. </i>Peccato che siano tasse di noi lombardi!</b><o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-49873890436304443392017-06-02T15:46:00.001+02:002017-06-02T15:46:18.246+02:002 giugno: una città senza più Sindaco<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeJ3i8H8MeV4Fo0C_8KZzJqgKg8JI_7bIE-It43foNmtlF8v5E-AA3nLI1PyGyPr_OjenX_7RYwmoY3r0nc5PSi4yl14_WmQb-9QFHFHXYxPfu9Wf4Qz8a1ZRtobBF4s8FDguZIu3DA2Rp/s1600/2+giugno+2017+Saronno.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="519" data-original-width="1061" height="195" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeJ3i8H8MeV4Fo0C_8KZzJqgKg8JI_7bIE-It43foNmtlF8v5E-AA3nLI1PyGyPr_OjenX_7RYwmoY3r0nc5PSi4yl14_WmQb-9QFHFHXYxPfu9Wf4Qz8a1ZRtobBF4s8FDguZIu3DA2Rp/s400/2+giugno+2017+Saronno.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">l 2 giugno, come il 4 novembre ed il 25 aprile, è Festa Nazionale Civile</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Del resto se viviamo in una Repubblica lo dobbiamo al risultato del Referendum che tra il 2 e il 3 giugno 1946 decise la forma istituzionale dello Stato italiano dopo la fine del fascismo e che, per la prima volta nella storia italiana, fu celebrato a suffragio universale. Non fare festa i 2 giugno semplicemente non si può; sarebbe come rinnegare il proprio compleanno, convincersi di non essere mai nati. </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Chi di noi, capace di intendere e volere, rifiuterebbe di celebrare il proprio compleanno? O c’è la festa per il compleanno o c’è la lapide, magari con una bella epigrafe, tertium non datur. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma per quali motivi celebrare oggi il settantunesimo compleanno della Repubblica nella quale viviamo?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“La nostra Repubblica è nata con la vocazione alla pace, all'apertura agli altri Paesi e agli altri popoli, non soltanto al dialogo, ma alla collaborazione con essi, all'integrazione dell'Europa, al rispetto e al sostegno nei confronti delle organizzazioni internazionali. Il valore della libertà e della uguale dignità di ogni persona e quello della solidarietà caratterizzano la nostra Repubblica, contrassegnano la nostra Costituzione e sono alla base della nostra democrazia. Sono i valori intorno ai quali si raccoglie unito il nostro Paese. Vi è un'esigenza di ricordare questi valori e questi principi pensando che sono scelte di allora che costituiscono tuttora i criteri di comportamento e gli obiettivi da perseguire per il nostro presente e per il nostro futuro nello svolgimento e nel progredire costante della democrazia e della sua vita”. </span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono parole del Presidente Mattarella, che mi sembra rispondano bene alla domanda che ho posto.<i></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi, Festa della Repubblica, il Sindaco Fagioli ha dimostrato tutto il suo disinteresse per i cittadini saronnesi, compresi coloro che lo hanno votato. Dopo aver dichiarato ripetutamente che la sua amministrazione non intendeva organizzare alcuna celebrazione per il 2 giugno, adducendo fantasmatici motivi di ordine pubblico, ha rincarato la dose affermando: "avessimo organizzato come Amministrazione una attività istituzionale, non avrei partecipato io".</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma questa mattina, mentre i saronnesi si sono radunati nella piazza centrale della città portando bandiere tricolori, articoli della Costituzione repubblicana e cantando l'inno nazionale, lui e lo stato maggiore del suo partito, hanno inaspettatamente preso parte alla cerimonia che ogni anno l'Associazione Paracadutisti, meritatamente, organizza.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Una scelta di risulta, una pezza peggiore del buco. La dimostrazione dell' isolamento politico, del cul de <i>sac</i> nel quale lo hanno condotto due anni di nulla di fatto. Come si può pensare di continuare ad amministrare una città di 40.000 persone dopo una magra del genere?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; text-align: justify;">
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-55092724846166482642017-05-29T10:43:00.000+02:002017-05-29T15:43:37.242+02:00LOSERS<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwDsXPbAKWQ8O8S8Vd9xSwz3J7XWdo6GILZfBgGaZimSrqxc3RW-Y2KyX_V1MbAan4lJRtn6V0EN8JbRHFZMpSXacLvSLbNjQiKwzpqpxeCX23cVFgN7aHWllwrmAaangtSVEf8BcZO1BA/s1600/DSCF5435.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwDsXPbAKWQ8O8S8Vd9xSwz3J7XWdo6GILZfBgGaZimSrqxc3RW-Y2KyX_V1MbAan4lJRtn6V0EN8JbRHFZMpSXacLvSLbNjQiKwzpqpxeCX23cVFgN7aHWllwrmAaangtSVEf8BcZO1BA/s320/DSCF5435.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Era il maggio 2016 quando la Comunità Pastorale saronnese si attivava per ospitare 32 richiedenti asilo inviati dal Prefetto di Varese e gestiti dalla Caritas, ottenendo l'esplicita adesione di decine di associazioni laiche e cattoliche. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E "32" fu il numero che letteralmente terrorizzò il Sindaco Fagioli e la sua amministrazione. "Saronno non vuole clandestini", fu lo slogan di allora. Ma di discriminatorio c'era solo lo slogan e la magistratura fu costretta a condannare la Lega Nord a pagare una multa salata. Allora ci volle una ordinanza per impedire l'arrivo dei profughi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un anno dopo si scopre che per mandare in fibrillazione Sindaco e maggioranza (anche quella soprannumeraria!) basta molto meno: nel maggio 2017 il celodurismo leghista si infrange sul possibile arrivo di "9" richiedenti asilo. Ma questa volta la battaglia leghista fatica a trovare motivazioni spendibili: parlare ancora di clandestini comporterebbe una nuova sanzione pecuniaria e l'accoglienza di queste "9" persone direttamente in canonica impedisce ulteriori, ancorché fantasiose, ordinanze. Insomma, anche quando l'accoglienza dimostrata dalla comunità saronnese rispetta l'invito del loro leader Salvini, ("accoglieteli in casa vostra") Sindaco e maggioranza sembrano in stato confusionale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sorge allora una differente domanda: che il bailamme scatenato sul possibile arrivo di "9" persone in fuga dalla morte per fame o per la guerra serva a distogliere l'attenzione dal nulla di fatto in due anni di amministrazione? Dubbio non peregrino visto che a Saronno la sicurezza non è sicuramente migliorata, il degrado in centro come in periferia, nella più bonaria delle valutazioni, è peggiorato, il teatro Giuditta Pasta sembra prossimo ad essere venduto e i Servizi sociali comunali appaiono in via di ridimensionamento se non di disarticolazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Certo sembrerebbe non essere un periodo di grande splendore per l'attuale amministrazione, ma prendersela con la comunità saronnese che è disponibile ad accogliere "9" richiedenti asilo, mi sembra da perdenti.<br />
<br />
Meglio: da "losers", come direbbe qualcuno oltreatlantico.<br />
#Saronnomeritadipiù<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-85569622638743823162017-04-23T09:03:00.000+02:002017-04-23T09:15:17.924+02:00Il 25 Aprile in tempi di guerra mondiale a pezzi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1OnbMKwKp3HIWF9ULC8XeHW8yEaZbeypJPI8U2D4zNzA0p8GUiZTgR7_olsmnEUdfAHiyuHT4YomizGdiUiEyHIoDSaXr9NrvcGEheWJBzsDPeYUMu4G4HrJhxyqlYaTRyl3JBsDujnJS/s1600/25_Aprile.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1OnbMKwKp3HIWF9ULC8XeHW8yEaZbeypJPI8U2D4zNzA0p8GUiZTgR7_olsmnEUdfAHiyuHT4YomizGdiUiEyHIoDSaXr9NrvcGEheWJBzsDPeYUMu4G4HrJhxyqlYaTRyl3JBsDujnJS/s320/25_Aprile.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
25 Aprile 1945: Sandro Pertini guida il comando partigiano che liberò Milano dall'oppressione nazifascista.<br />
<br />
L'allontanarsi nel tempo di quel fatti, il progressivo venire meno dei testimoni diretti, ci consegnano una responsabilità crescente: fare memoria, con immutata intensità e partecipazione, di quei giorni decisivi della nostra storia. Della fine di un periodo
oscuro, che aveva stravolto la fisionomia del nostro Paese con le
leggi razziali, la soppressione delle libertà, il mancato rispetto dei valori
umani e della dignità di ciascuna persona, la tragedia della guerra, l’orrore
dei campi di concentramento e dei forni crematori.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Celebrare il 25 Aprile per la 72° volta significa
non scordare mai il sacrificio e i meriti di chi ha restituito al nostro Paese
la libertà e la dignità. Significa tornare alle radici della convivenza
civile e democratica che, con la liberazione e la Costituzione repubblicana, ha
ridato all’Italia la sua dignità. Si tratta di fare memoria, come ha opportunamente ricordato
il Presidente Mattarella, delle “tante storie personali che hanno fatto, in quel
periodo, storia nazionale e che costituiscono la base del nostro presente”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il mondo, come ha efficacemente
affermato papa Francesco, è attanagliato da una sorta di terza guerra mondiale
a pezzi: dall’Africa, al Medio Oriente, dall’America Latina all’Asia e all’Europa
con l’Ucraina, la Crimea e la Cecenia. Alla guerra dobbiamo aggiungere il
terrorismo, che sembra in grado di colpire ovunque. Guerra e terrorismo sono anche all'origine di fenomeni migratori che coinvolgono milioni di donne, bambini, uomini e causano la morte di altre centinaia di migliaia di loro.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In un contesto così drammatico il 25 Aprile richiama tutti ai valori di fratellanza, democrazia, rispetto della persona umana, vicinanza al più debole. Testimoniare pubblicamente e tramandare questi valori significa rispondere ad un imperativo morale e civile oltreché costituzionale: creare quella cultura di pace in grado di opporsi tanto alla “voglia di guerra” che sembra dilagare tra i
potenti della terra, quanto al terrorismo integralista.<br />
<br />
Minimizzare o snobbare le celebrazioni della Liberazione, impedirne uno svolgimento che possa essere consono ai valori che rappresenta, rischia di rendere
complici con chi al diritto internazionale preferisce le armi, alla civile
convivenza la sopraffazione.<br />
<br />
E’ una responsabilità grave, soprattutto se si
ricoprono ruoli istituzionali. E rimane tale anche se chi la assume non è in
grado di comprenderne il significato.<br />
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-1891259788413398982017-04-16T09:49:00.000+02:002017-04-16T09:49:02.357+02:00Buona Pasqua!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfKNR2CAct4rToYLCbk7okQYbckiL53joTr-aIqdsl3ob4tTourfVEmjm5MuRolbWVDc14szCnUZ2zygAhwkEaCe9cQUCKzoaCAbgoBpWAdaL6WwiQYPdzcv17wdXmy7_Tcsa1HHlzCfIe/s1600/Sepolceo+vuoto.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="309" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfKNR2CAct4rToYLCbk7okQYbckiL53joTr-aIqdsl3ob4tTourfVEmjm5MuRolbWVDc14szCnUZ2zygAhwkEaCe9cQUCKzoaCAbgoBpWAdaL6WwiQYPdzcv17wdXmy7_Tcsa1HHlzCfIe/s320/Sepolceo+vuoto.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "source sans pro", arial, "helvetica neue", helvetica, sans-serif; font-size: 20px;">"Con la Risurrezione Cristo non ha solamente ribaltato la pietra del sepolcro, ma vuole anche far saltare tutte le barriere che ci chiudono nei nostri sterili pessimismi, nei nostri calcolati mondi concettuali che ci allontanano dalla vita, nelle nostre ossessionate ricerche di sicurezza e nelle smisurate ambizioni capaci di giocare con la dignità altrui". <i>(Papa Francesco)</i></span></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-64333209449758502652017-04-14T10:49:00.000+02:002017-04-14T16:20:48.091+02:00Il decreto Minniti? Probabilmente inefficace, sicuramente pericoloso<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOcTvp7zcXh2AhCG-UqE9yrYgaWFLxBpvP_6TJAkfOTMsl1XIciVP1yWeLjNkyHwpKmvQBdsQElOwBLrEmkJ9jTG_O65hu-WZqw11f7iRFVVnTM8xiNdjB2j8Y1sgkKH_15A1lZO3Wqqmn/s1600/CIE.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOcTvp7zcXh2AhCG-UqE9yrYgaWFLxBpvP_6TJAkfOTMsl1XIciVP1yWeLjNkyHwpKmvQBdsQElOwBLrEmkJ9jTG_O65hu-WZqw11f7iRFVVnTM8xiNdjB2j8Y1sgkKH_15A1lZO3Wqqmn/s400/CIE.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il Decreto Minniti sull’immigrazione?
Rischia di essere una sorta di “legge speciale”, la prima in Italia. Perché, a
ben vedere, quello che prevede per i richiedenti asilo, lo Stato Italiano non
lo fece neppure con le Brigate Rosse negli anni di piombo. A nessuna “categoria”
di persone, ancorché condannate in primo grado, la Repubblica nata dalla
resistenza al nazifascismo, ha mai negato tutti i gradi di giudizio previsti
dall’ordinamento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Oggi l’accertamento dello status
di richiedente asilo può richiedere anche 2 anni e questa è una delle tante
storture del nostro sistema giudiziario, sicuramente da superare tanto per garantire
la sicurezza degli italiani quanto per il rispetto degli stessi richiedenti
asilo. Un obiettivo al quale, il decreto Minniti, dice di voler mirare. Bene,
quindi le risorse aggiuntive di uomini e mezzi previste dal decreto per rendere
più rapide le procedure. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma abolire il secondo grado di giudizio, disegnare un modello processuale ad
hoc basato sul cosiddetto "rito camerale" che, se si conclude
"con decreto che rigetta il ricorso", è ricorribile esclusivamente in
Cassazione, significa contraddire la non discriminazione davanti alla legge
garantita dall’art. 3 della Costituzione. E creare, a mio avviso, un precedente
assai pericoloso: oggi sono i richiedenti asilo a vedersi sottratto una possibilità
di avere giustizia, e domani? Chi o cosa ci garantisce che il medesimo
trattamento non possa, in futuro, essere riservato a ciascuno di noi?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Come ricorda il vecchio adagio, la
storia insegna che quando i mezzi vengono giustificati dai fini, si sa da dove
si inizia, ma non come si finisce: "Prima di tutto vennero a prendere gli
zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli
ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli
omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a
prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un
giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare".<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dissento da chi afferma che il
decreto Minniti «è un approccio pragmatico al fenomeno, che coniuga diritti e
rispetto delle regole».
E condivido tale dissenso con le associazioni che di migranti si occupano da
tempo sul territorio, ad iniziare da Acli, Arci, Caritas, Centro Astalli, Fondazione
Migrantes, Medici senza frontiere. Con loro sostengo la Proposta di legge di
iniziativa popolare “Nuove norme per la promozione del regolare soggiorno e dell'inclusione
sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari” (<a href="https://goo.gl/s7f45a">https://goo.gl/s7f45a</a>).<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non mi aspetto che questa riflessione riscuota consenso
generalizzato, anche se non mi dispiacerebbe. Ma su temi di questa natura è
bene confrontarsi senza conformarsi a populismi vecchi e nuovi. Qualche
distinguo in più me lo sarei aspettato dai
parlamentari del mio partito, che mi sembrano, invece, per la gran parte, dormire
sonni tranquilli di fronte ad una legge che, alla fine, rischia di rivelarsi inefficace. E soprattutto pericolosa.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-89754972739053902192016-12-01T15:42:00.000+01:002016-12-01T16:18:16.732+01:00Dossetti e quegli eredi che scambiano ossa per bastoni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwerIXSMQDLMIsYJbjacOxQgAAUNsVyR240Sm6x5Pc76aDguXPiGHa3kDP04GTjj6_bJ8ZKbrEtvePTsA6MgJ13lrJ7eTDoipm1h4ziYP1H33EHsn8vgFjZqEnHaegRkJI_fuda2OA9gMr/s1600/dossettiprodi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwerIXSMQDLMIsYJbjacOxQgAAUNsVyR240Sm6x5Pc76aDguXPiGHa3kDP04GTjj6_bJ8ZKbrEtvePTsA6MgJ13lrJ7eTDoipm1h4ziYP1H33EHsn8vgFjZqEnHaegRkJI_fuda2OA9gMr/s320/dossettiprodi.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Che voto sarà quello di domenica 4 Dicembre?</div>
<div style="text-align: justify;">
Non me lo domando in relazione al possibile risultato, ma alle condizioni della campagna referendaria che lo sta precedendo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una campagna con <b>un peccato originale</b>: una personalizzazione inutile, dannosa, controproducente; "<i>un dibattito che ha, fin dall'inizio, abbandonato il tema fondamentale, ossia <b>una modesta riforma costituzionale</b>, per trasformarsi in <b>una sfida pro o contro il governo</b></i>". Mentre "<i>era chiaro che se si voleva chiedere una decisione sul contenuto della riforma costituzionale lo si sarebbe dovuto separare, come saggiamente da alcuni proposto fin dall'inizio dell’estate, dalla sorte del governo.</i>" </div>
<div style="text-align: justify;">
Un palese tentativo di <b>gran parte dei poteri forti, internazionali e nazionali, finanziari ed economici</b>, di condizionarne l'esito tramite la diffusione di paure irrazionali. Insomma, <i>"<b>una rissa </b>che ha trasmesso in Italia ed all'estero un senso di debolezza che, qualsiasi sarà il risultato di questo referendum, si trasformerà in un periodo (speriamo non troppo lungo) di <b>inutile e dannosa turbolenza.</b></i>"</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si va al voto in una situazione talmente caotica che, <b>anche chi, nel recente passato, ha avuto un ruolo significativo per la crescita democratica, sociale ed economica di questo Paese, ha finito per arrendersi a considerarla una scelta tra "<i>succhiare un osso o un bastone</i>". Scambiando, per di più, l'osso con il bastone!</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E quando il caos diviene il dominus incontrastato e l'irrazionalità porta a scambiare "lucciole per lanterne" è necessario <b>andare alla ricerca di punti fermi</b>, dei fondamentali. E' necessario essere ben consci del <b>tentativo di manipolazione del consenso</b> che questo caos può comportare. E se parliamo di Costituzione repubblicana, <b>Giuseppe Dossetti è</b> sicuramente <b>un riferimento imprescindibile.</b> </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella lettera ai Comitati per la difesa della Costituzione del 23 maggio 1994, Dossetti scriveva: "<i>Ora la mia <b>preoccupazione fondamentale</b> è che si addivenga a <b>referendum, abilmente manipolati, con più proposte congiunte, alcune accettabili e altre del tutto inaccettabili,</b> e che la <b>gente</b> ... <b>finisca col dare un voto favorevole complessivo </b>sull'onda del consenso indiscriminato a un grande seduttore<b>:</b> il che appunto trasformerebbe un mezzo di cosiddetta democrazia diretta in un mezzo emotivo e irresponsabile di plebiscito</i>". Dopo 22 anni, l'attualità di queste preoccupazioni è tale da non richiedere commenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Giovanni Nicolini, che di Dossetti fu caro amico e stretto collaboratore, pochi giorni or sono ha scritto: "<i>Senza ombra di dubbio <b>Dossetti avrebbe combattuto questa riforma prima di tutto perché operazione illegittima</b> e pericolosa: un parlamento eletto con legge dichiarata incostituzionale che si arroga il compito di cambiare un’ampia parte della Costituzione (47 articoli, pari a 1/3 della Costituzione) con stretta maggioranza politica. <b>In secondo luogo perché ne risulterebbe una Costituzione di parte</b>. I padri costituenti parlavano di “<b>Casa comune</b>”. La costituzione del ‘48 fu scritta insieme e fu votata a larghissima maggioranza, 88%, da quanti erano avversari politici. La riforma di oggi invece divide gli italiani: se prevalesse il sì, metà degli italiani non si riconoscerebbero nel nuovo testo della Costituzione".</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ritengo che solo pochi irriducibili abbiano la sfrontatezza di affermare che il testo sottoposto a referendum contenga solamente proposte condivisibili. La maggior parte degli osservatori politici, come dei docenti di diritto costituzionale dichiarano che <b>la riforma contiene proposte condivisibili ed altre del tutto inaccettabili (se non pericolose).</b> </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>E' mio personale convincimento che, nel merito, le seconde prevalgano largamente sulle prime.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-7798320752460452692016-05-18T17:37:00.000+02:002016-05-18T22:41:36.786+02:00Solo contributi a copertura dei "costi sociali" al Pasta?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdoRM1pBSGuGMeF8jqpWM2nI7JAI6x0h1nyHfrq2XZtuFUK_Cl-Fc-iF2yXTLV8Li3nm0CN7c9l16Kq8izz6kZ7O8mhCutu6N-hrdyRCvvwML7JdsmWvQ-1m6EPcH3Amx2p_vNQwh8HC7e/s1600/Contributi+Scala.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdoRM1pBSGuGMeF8jqpWM2nI7JAI6x0h1nyHfrq2XZtuFUK_Cl-Fc-iF2yXTLV8Li3nm0CN7c9l16Kq8izz6kZ7O8mhCutu6N-hrdyRCvvwML7JdsmWvQ-1m6EPcH3Amx2p_vNQwh8HC7e/s400/Contributi+Scala.png" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #555555; font-family: "arial" , "verdana" , "tahoma" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;">"... <b>la Corte dei Conti vuole che il Comune dia solo un contributo per i costi sociali</b>" al teatro di Saronno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #555555; font-family: "arial" , "verdana" , "tahoma" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #555555; font-family: "arial" , "verdana" , "tahoma" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;">Con questa motivazione l'Amministrazione leghista ha tagliato i contributi al Teatro Giuditta Pasta per il 2016, ne ha provocato le dimissioni del Consiglio di Amministrazione e reso incerto il futuro del teatro stesso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #555555; font-family: "arial" , "verdana" , "tahoma" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #555555; font-family: "arial" , "verdana" , "tahoma" , sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;">Certo, un pronunciamento dell'organo che nel nostro ordinamento è deputato a controllare </span><span style="font-family: "arial"; font-size: 14.4px; line-height: 20px;"><i>l’utilizzo appropriato ed efficace dei fondi pubblici e la regolarità dell’azione amministrativa </i>è da tenere nella massima considerazione.</span><br />
<br />
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.4px; line-height: 20px;">Ma <b>siamo certi che il Sig. Sindaco abbia correttamente interpretato il pronunciamento della Corte?</b></span><br />
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.4px; line-height: 20px;">La domanda appare più che legittima a giudicare dai dati che riporto nei tre documenti del post.</span><br />
<span style="font-family: "arial"; font-size: 14.4px; line-height: 20px;">Ma andiamo con ordine.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTV-xFxaGiSROfU-zn-TCS982oBeMRTTeaYYHxGiXhCxfuj-iKslSfBssDWCKrrcuJMQzQZ0d2i5pwIcgu9p4qnE9IptBCFGug1afsigfonb3Qwadeuya7wE_39NS1Dh-1sfDYkYjYamQP/s1600/Contributi+Piccolo.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTV-xFxaGiSROfU-zn-TCS982oBeMRTTeaYYHxGiXhCxfuj-iKslSfBssDWCKrrcuJMQzQZ0d2i5pwIcgu9p4qnE9IptBCFGug1afsigfonb3Qwadeuya7wE_39NS1Dh-1sfDYkYjYamQP/s400/Contributi+Piccolo.png" width="400" /></a></div>
<ol>
<li><span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;"><b>Teatro Alla Scala</b>: da una ricerca pubblicata dall'Università Bocconi nel 2013 apprendiamo che il <b>comune di Milano ha versato, dai 3 ai 4 milioni di Euro</b> all'anno nel periodo 2010 - 2011 - 2012;</span></span></li>
<li><span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;"><b>Piccolo Teatro</b>: dai dati del Bilancio 2015, notiamo che, sempre il <b>comune di Milano ha contribuito per oltre 4,5 milioni di Euro</b> per il sostegno dell'attività teatrale, per il complesso delle attività artistiche e culturali, la manutenzione, la prevenzione incendi, ...;</span></span></li>
<li><span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;"><b>Teatro Sociale - Como</b>: dal sito del teatro leggiamo che <b>le sue attività sono sostenute</b>, tra gli altri, <b>dal comune di Como</b>.</span></span></li>
</ol>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkBkbAgmoQJrK61yq9uXrgtn3dfjzi4TkUCmZguCZo61FoEKDmBUM983DNuxPYwOklkqXJ8ZnHwT5uTRyXL0l0oJms6qBQTpvDmCKXv0ZXYpEp9zIJ44q2Id9BUhJbuCswMtmDnmou_8nO/s1600/Contributi+Sociale+Como.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="80" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkBkbAgmoQJrK61yq9uXrgtn3dfjzi4TkUCmZguCZo61FoEKDmBUM983DNuxPYwOklkqXJ8ZnHwT5uTRyXL0l0oJms6qBQTpvDmCKXv0ZXYpEp9zIJ44q2Id9BUhJbuCswMtmDnmou_8nO/s400/Contributi+Sociale+Como.png" width="400" /></a></span></span></div>
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;">
</span></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;"><span style="font-size: 14.4px;"><b>Che tutti i contributi erogati dai comuni di Milano e Como a questi enti siano a copertura dei soli "costi sociali"? Sembrerebbe proprio di no</b> e la descrizione riportata nel documento di bilancio del "Piccolo" non lascia dubbi in proposito.</span></span></span></div>
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;">
</span></span>
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;">Fugato allora quel dubbio torniamo alla domanda iniziale: non è che l<b>'interpretazione</b> data dall'amministrazione <b>leghista</b> al pronunciamento della Corte <b>sia</b> <b>una scelta tutta politica nel</b> <b>tentativo di azzoppare una delle attività culturali più apprezzate in città e non solo? </b></span></span><br />
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;"><em style="background-color: white; color: #555555; font-family: arial, verdana, tahoma, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; text-align: start;">E’ utopia pensare che qualsiasi teatro possa mantenersi con le proprie forze</em> o essere in grado di<b> </b><i>ottenere un risultato economico.</i><b> </b>Fingere di non capirlo significa condannarlo a morte nei fatti anche se, a parole, si vuol far credere di volerlo rilanciare. </span></span><br />
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;">Già, la cultura... Quali regimi, nel corso dei secoli, hanno sempre avuto una gran paura della cultura?</span></span><br />
<br />
<span style="font-family: "arial";"><span style="font-size: 14.4px; line-height: 20px;">Ricordiamoci che <b>n</b></span></span><span style="font-family: "arial"; font-size: 14.4px; line-height: 20px;"><b>on di solo staff e carciofi (sequestrati) vive una città!</b> </span><b style="font-family: arial; font-size: 14.4px; line-height: 20px;">#SaronnoMeritadi+</b><span style="font-family: "arial"; font-size: 14.4px; line-height: 20px;"> </span></div>
<br />Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-84147462845916590732016-05-10T16:15:00.000+02:002016-05-10T22:49:22.120+02:00Sig. Sindaco, si fermi!<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Al Signor Sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, che ha recentemente dichiarato a <a href="http://ilsaronno.it/2016/05/10/fagioli-giusto-occuparsi-dei-saronnesi-senza-casa-e-lavoro/">"<i>Il Saronno</i>"</a> di doversi primariamente occupare dei saronnesi che hanno perso il loro lavoro, mi permetto inviare la seguente lettera aperta.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Egr. Sig. Sindaco,</i><br />
<i>le assicuro che saremmo davvero lieti se Lei e la sua Amministrazione operaste per dare lavoro ai cittadini che l’hanno perso. Sono personalmente certo che tutti i saronnesi, a prescindere dal loro orientamento politico, apprezzerebbero risultati concreti in questo senso.</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>E’ veramente incomprensibile, invece, che, per mero pregiudizio politico, un’intera amministrazione spenda tempo e risorse nel vano tentativo di impedire al rappresentante del Governo, alla Caritas Ambrosiana, alla Chiesa cattolica saronnese e a numerose associazioni cittadine di dare temporanea ospitalità a 32 persone in attesa che la loro richiesta di asilo venga esaminata dalle competenti autorità secondo quanto previsto dalle leggi vigenti. Tutto ciò è ancora più incomprensibile quando è ormai chiaro a tutti che consentire l’esercizio di questo diritto all'accoglienza non costerebbe un solo Euro alle casse del Comune.</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Sig. Sindaco, si fermi e ascolti la disponibilità che viene da una parte significativa della comunità saronnese!</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Mi creda: è ancora in tempo a rivendicare il superamento dei problemi burocratici che, a Suo dire, precluderebbero l’utilizzo della struttura gentilmen</i><i>te concessa dalla Suore della Presentazione. Magari chiamando il Consiglio comunale a condividere questo Suo risultato. </i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Non perda, Sig. Sindaco, l’occasione per uscire dal cul-de-sac nel quale rischia di trascinare l'intera Amministrazione. E di impedire che la nostra Saronno venga bollata, per la prima volta nella sua storia, come città inospitale.</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Certo #SaronnoMeritaDi+! Ma apprezzerebbe sicuramente il coraggio di questa Sua decisione.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Cordiali saluti.</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<i>Augusto Airoldi</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<i><br /></i></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-23373685132261922032016-04-28T13:42:00.000+02:002016-04-28T15:03:05.717+02:00Caro Veronesi, basta falsità e mistificazioni!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlQcVJdtoIRpfcrqkNNdhnYqq-WHvaoyxqaXjjGBEYRYqEHaUGfRTcLh5xV1TV-gfiyd97ngj5OED9OYEukF4j89E24EUX0I4XmUkz9yID1GQauIJVBXRV0dUbc8M63ORejZCAO7wjf_Fv/s1600/XXV_Aprile_2016.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlQcVJdtoIRpfcrqkNNdhnYqq-WHvaoyxqaXjjGBEYRYqEHaUGfRTcLh5xV1TV-gfiyd97ngj5OED9OYEukF4j89E24EUX0I4XmUkz9yID1GQauIJVBXRV0dUbc8M63ORejZCAO7wjf_Fv/s400/XXV_Aprile_2016.jpg" width="225" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono sempre più convinto che<b>
#SaronnoMeritaDi+</b>. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il recente comunicato del Capogruppo consiliare della Lega
Nord, Angelo Veronesi, è una sfida all’umano raziocinio, piuttosto che una
presa di posizione politica.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il 25 Aprile</b>, caro Veronesi, <b>è
una festa di popolo</b>. <b>Del popolo italiano</b>, che si riconosce libero perché liberato
da coloro che, per questo, hanno lottato e, spesso, dato la vita: uomini e
donne di differente orientamento politico e religioso, credenti e non credenti,
laici e sacerdoti. <b>E’ falso affermare che sia una “Giornata dell’Orgoglio
Leninista Stalinista</b>”. <b>Tradisce lo spirito del 25 Aprile</b>, non meno di coloro
che voltano le spalle al Sindaco eletto, <b>chi, ricoprendo ruoli istituzionali, non indossa il tricolore nelle
cerimonie ufficiali e nel suo discorso commemorativo si guarda bene dal fare
riferimento all’antifascismo e dal pronunciare la parola “Italia”; tradiscono
il 25 Aprile quelle forze politiche che disertano le celebrazioni ufficiali.</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E veniamo al tema dei richiedenti
asilo. <b>E’ falso</b>, caro Veronesi, <b>affermare che qualcuno si sia nascosto “dietro
istituzioni caritatevoli e religiose”</b> con lo scopo di “portare in città 32
presunti profughi e presunti asilanti”. <b>La richiesta viene dal Prefetto Giorgio
Zanzi</b>; ad essa hanno risposto positivamente l’ordine religioso delle Suore
della Presentazione, la Caritas Ambrosiana, la Chiesa cattolica saronnese e
diverse associazioni cittadine di volontariato. <b>E’ falso lasciar credere che la
presenza a Saronno dei richiedenti asilo riduca
le risorse a favore dei saronnesi meno abbienti</b>. Bisognerebbe piuttosto
avere il coraggio di riconoscere che <b>tale riduzione è dovuta allo staff del Sindaco, che
costa oltre 100.000 euro all’anno (e nessuno sa cosa faccia tutto il giorno).</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Certo, <b>dopo un anno di amministrazione
leghista di cui si ricorda solamente il nulla sotto vuoto spinto </b>(a partire
dalla tanto sbandierata sicurezza) <b>il possibile arrivo di 32 richiedenti asilo è
stata una inaspettata boccata d’ossigeno</b> che vi ha permesso dire ai saronnesi: vedete che ci
siamo ancora? Difficile spiegare diversamente la <b>vergognosa mistificazione</b> con
la quale avete tentato di <b>spacciare per clandestini persone che la legge considera
richiedenti asilo</b>. Difficile spiegare diversamente le <b>incredibili affermazioni del sig. Sindaco</b> che ad un quotidiano nazionale avrebbe dichiarato: "<b>i maschi
africani vicino alle scuole non ce li vedo per niente bene</b>".</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Caro Veronesi, “E’ dovere dei
cittadini conoscere la verità per decidere cosa fare”. Ma <b>la verità non si
trasmette dichiarando il falso e mistificando.</b> <b>Saronno</b> non è il paesotto di
creduloni che forse pensavate di amministrare. <b>E’ una città che</b>, pur non
nascondendosi le possibili difficoltà derivanti dall’accoglienza dei
richiedenti asilo, <b>ha compreso la catastrofe umanitaria che sta avvenendo ai
confini del nostro Paese e si è resa disponibile a collaborare con lo Stato nel
soccorrere persone in stato di grave bisogno</b>. <b>Compito di una amministrazione locale</b>,
qualunque ne sia il colore politico, <b>è quantomeno quello non impedire l’esercizio
di tale disponibilità. Rimuovendone gli impedimenti, qualora ne sia capace.</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-60361786667639274672016-01-09T17:18:00.001+01:002016-01-09T17:55:24.387+01:0027 Gennaio: serve una parola chiara<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3sg05gKlAplj3F2CKJy8pJTl-lcLTC3k-exHBBnfd1JYLgdrAqB94xPrpVWVlFUeaPwZm8AR5ZhUK8udE7FnAQQmGqzGLIMtUa0zh2122ezeKRzXX2juIZQ-Ca8WHskSEHr4UIdeslzBY/s1600/Giornata_memoria.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3sg05gKlAplj3F2CKJy8pJTl-lcLTC3k-exHBBnfd1JYLgdrAqB94xPrpVWVlFUeaPwZm8AR5ZhUK8udE7FnAQQmGqzGLIMtUa0zh2122ezeKRzXX2juIZQ-Ca8WHskSEHr4UIdeslzBY/s320/Giornata_memoria.jpeg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mancano ancora alcuni giorni al 27 Gennaio, Giornata
della Memoria. Un tempo che l’Amministrazione
Fagioli può utilmente utilizzare per interrompere l’assordante silenzio che l’ha
finora contraddistinta (anche) per quanto riguarda le celebrazioni della
Giornata della Memoria. Ed evitare spiacevoli fraintendimenti.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Credo che nessun saronnese, qualunque sia il suo
orientamento politico, sentisse la necessità di questa ulteriore manifestazione
di autoreferenzialità, di completa separazione tra la società civile e i suoi
amministratori. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Anpi, Acli, Auser Saronno, Aned Gruppo della Memoria, Isola che
non c’è, Amnesty International gruppo di Saronno, Società Storica Saronnese,
Givis Saronno, Agesci Scout Saronno, Museo dell’Illustrazione e Cinema Silvio
Pellico. Associazioni, movimenti e realtà cittadine che, per quanto diversi tra loro, hanno
condiviso la necessità di invitare, con una sola voce, tutta la città a commemorare uno dei fatti più tragici della
storia dell’umanità: l'Olocausto di sei milioni di ebrei e l’eliminazione di altre
centinaia di migliaia di persone uccise per i loro convincimenti politici e
religiosi, la loro appartenenza etnica o il loro orientamento sessuale. Ma una tale mostruosità sembra
insufficiente perché l’attuale Amministrazione, a trazione leghista, ne faccia
memoria con i propri cittadini, assestando così un colpo, forse insanabile, alla sua credibilità politica e istituzionale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="MsoNormal">
Certo è che, ad oggi, Saronno al Centro e il Consigliere
comunale Alfonso Indelicato eletto in quota FdI, si sono dissociati da questa
scelta della ”loro” Amministrazione. Prese di posizione significative e
condivisibili, che suscitano, però, una domanda tremenda: ci sono forse
negazionisti dentro l’Amministrazione comunale saronnese?</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
Una sua parola chiara, signor Sindaco, qualunque essa sia,
sarebbe necessaria.<br />
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-12413396940951695672015-11-14T16:39:00.000+01:002015-11-14T17:11:01.235+01:00#PrayForParis<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiopUC2K2xdprrQgDKIytocjDUfChvVa92uqQ9nZw2zaHEVUEvlveb7YLdOq-jxWwuGg3Tuv81WUrUL4-aA4ZiBeUYxDy03akZhJlBNGgNU8Lhr5PhppcF3S9fkI-fGdQ2bN6pGyTvXblIq/s1600/Strage_Parigi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiopUC2K2xdprrQgDKIytocjDUfChvVa92uqQ9nZw2zaHEVUEvlveb7YLdOq-jxWwuGg3Tuv81WUrUL4-aA4ZiBeUYxDy03akZhJlBNGgNU8Lhr5PhppcF3S9fkI-fGdQ2bN6pGyTvXblIq/s320/Strage_Parigi.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ieri sera, a Parigi, si è
combattuta una battaglia dell’ormai famosa guerra mondiale a pezzi di cui ha
parlato mesi fa, con la consueta lungimiranza, Papa Francesco. Una battaglia
dalle conseguenze orrende, inumane, con la quale un gruppo di criminali ha
seminato terrore e sparso sangue innocente
nel cuore dell’Europa. E non è detto che sia finita. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ il momento della solidarietà,
della vicinanza umana e spirituale con le vittime e le loro famiglie. Forse non
è un caso che, nella laica Europa, l’hastag che sta avendo maggiore popolarità
è #PrayForParis.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non ci sarà soluzione a breve termine ad
un problema che affonda le sue radici nei decenni, (almeno dalla guerra in Afghanistan) vede coinvolti interessi geopolitici globali, strumentalizza il credo
religioso, sconta una drammatica perdita di senso della vita in occidente al
punto che migliaia di giovani europei continuano ad unirsi ai terroristi per combattere
contro la civiltà che li ha allevati. E non sarà sicuramente un drone americano
a risolvere questo problema.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Potranno essere
necessarie misure anche impopolari per evitare che altro sangue innocente venga
sparso per l’Europa. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una cosa, però, credo sia certa:
l’errore più grande che l’occidente possa commettere è rispondere all’odio
fondamentalista con altro odio, ad atti di guerra con la guerra. Farci ritenere che
ormai siamo in guerra e quindi dobbiamo combattere è proprio il tranello che ci
tende il terrorismo jihadista e nel quale rischiano di cadere i meno avveduti
di noi occidentali. Sarebbe l’inizio della
terza guerra mondiale non più a pezzi.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Affermiamo, non a torto, che l’Europa
è la culla della civiltà e del diritto. E’ il momento di dimostrare che ci crediamo realmente.<br />
<br />
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-13484489745870999612015-11-10T20:51:00.001+01:002015-11-11T09:44:58.342+01:00In Consiglio comunale l'ennesima (costosa) illusione leghista<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdVrHNVnqMhFne-lcRWRQvOtN8uXt5B9C8aQ77LCBLCB09qI1vhH0p_XTRyv-2pTmHXQmJkKCsp5XJ9itkoPM2RpsDFwPZFFvO6MHGvOGuVUF51bm2WYi1IsrNo6aaR3NVlE_YsmeLTOun/s1600/Referendum_Lombardia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdVrHNVnqMhFne-lcRWRQvOtN8uXt5B9C8aQ77LCBLCB09qI1vhH0p_XTRyv-2pTmHXQmJkKCsp5XJ9itkoPM2RpsDFwPZFFvO6MHGvOGuVUF51bm2WYi1IsrNo6aaR3NVlE_YsmeLTOun/s320/Referendum_Lombardia.jpg" width="320" /></a></div>
In principio fu <b>l'indipendenza della Padania</b>, ma ben presto (quasi) tutti compresero che si trattava di una bufala colossale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fu poi la volta della "<b>devolution</b>" e non le toccò miglior sorte.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vennero quindi le elezioni regionali del 2013 e il candidato Maroni si sgolò promettendo un referendum per la creazione della "<b>macroregione del nord</b>" (Piemonte-Lombardia-Veneto). Ma terminata la campagna elettorale anche di questa pensata non si seppe più nulla.</div>
<div style="text-align: justify;">
Infine, Maroni, eletto Presidente, promise che la <b>Lombardia</b> sarebbe diventata una <b>Regione a statuto speciale, </b>salvo innestare l'ennesima retromarcia per manifesta incostituzionalità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una siffatta teoria di successi avrebbe ricondotto a ragione qualunque politico avveduto, non l'indomito Maroni. Infatti, il 17 Febbraio scorso, con il contributo determinante del M5S, ha fatto approvare dal Consiglio Regionale una delibera per la celebrazione di un <b>referendum popolare consultivo</b> che, la prossima primavera, potrebbe chiamare i lombardi a rispondere ad un quesito che suona sostanzialmente così:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>«Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell'unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione?».</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Quesito al quale, di primo acchito, verrebbe da rispondere positivamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Peccato che, <b>qualsiasi risultato dovesse sortire dalle urne, non cambierebbe assolutamente nulla</b>: la Lombardia non avrà più autonomia qualora vincessero i "si", né, ovviamente, ne avrà di meno nel caso di vittoria dei "no". In altre parole, <b>non sarà sicuramente con questo referendum che la Lombardia riuscirà a valorizzare il suo ruolo o ridurre il suo "<u>residuo fiscale</u>"</b> nei confronti dello Stato. Spiace dirlo, ma siamo di fronte all'ennesima bufala.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Se Maroni avesse realmente a cuore una maggiore autonomia Lombarda</b>, si sarebbe mosso da tempo definendo in modo intelligente e concreto per quali materie concorrenti Stato-Regione chiedere più autonomia e <b>avrebbe chiesto l'apertura di un tavolo di confronto con il Governo per arrivare a una "<u>intesa tra lo Stato e la Regione</u>", esattamente come previsto dal dall'art. 116 comma 3 della Costituzione Repubblicana </b>(che, per inciso, di referendum non parla). <b>Invece no:</b> per motivi meramente ideologici e di marketing politico, <b>Maroni e</b> la <b>Lega Nord vanno dritti verso un Referendum che loro stessi sanno </b><b><u>inutile</u> e <u>costoso.</u></b> <b><i>Danée trà via</i></b>, detto in vernacolare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Già, ma <u>quanto costoso</u></b> per i cittadini lombardi (saronnesi compresi)? Vediamo.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La Giunta Maroni stanzia a bilancio una prima posta di <b>30 milioni di € </b>a copertura delle spese referendarie. Ma, in Consiglio Regionale, la strampalata proposta rischia di non avere la necessaria maggioranza qualificata per essere approvata. Arriva quindi il soccorso pentastellato: i 5S votano a favore della delibera ottenendo in cambio che la consultazione si svolga con strumenti elettronici. "Questo meccanismo consente una maggiore economicità", dichiara la consigliera Iolanda Nanni del M5S.</div>
<div style="text-align: justify;">
La paventata "maggiore economicità" si materializza in sede di assestamento del bilancio regionale 2015 quando l'Assessore (al bilancio) Massimo Garavaglia è costretto a stanziare <b>ulteriori 19 milioni di €</b> per «l'adeguamento del sistema informativo contabile e regionale e delle procedure informatiche necessarie per lo svolgimento del referendum». Siccome, però, questi ulteriori 19 milioni Maroni non li ha, ricorre ad un <b>mutuo bancario</b>, sul quale, ovviamente, si pagheranno interessi e costi accessori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi: <b>30 + 19 + interessi e costi vari, non si andrà lontano dai <u>50 milioni di €</u></b>. Contando la Lombardia 10 milioni di abitanti, <b>la consultzione costerà 5 € per abitante</b>, neonati non votanti compresi. Siccome a Saronno vivono circa 40.000 dei 10 milioni di lombardi, <b>sulla città degli amaretti lo sfizio maroniano peserà per 200.000 €</b> di possibili contributi regionali che non arriveranno più perché Maroni e la Lega Nord li useranno per pagare l'inutile Referendum.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Su questi presupposti, il Sindaco Fagioli, ha fatto iscrivere all'Odg del prossimo CC (12/11) una deliberazione di indirizzo con la quale impegna il Consiglio comunale di Saronno a<b> "esprimere il suo sostegno al referendum per l’Autonomia della Lombardia come </b><b>strumento di tutela del tessuto produttivo e sociale lombardo".</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Sarà</b> <b>interessante ascoltare come, lui e la sua maggioranza, argomenteranno a favore di tanto spreco di denaro pubblico</b>. Non meno interessante sarà scoprire le ragioni della scelta di qualche gruppo di minoranza.<br />
<br />
E' probabile che la sponsorizzazione di questa inutile quanto costosa operazione sia il tributo politico che la Lega Nord saronnese paga alla casa madre. Ma Saronno non è amministrata dalla sola Lega Nord! Seppur numericamente non determinanti altre liste condividono questa responsabilità. Ma<b> di fronte all'inutile spreco di 50 milioni di € di denaro pubblico e, soprattutto, all'abuso di quel fondamentale istituto di democrazia diretta che è il referendum popolare, mi auguro che la coscienza personale prevalga sugli schieramenti politici e sulle convenienze di partito e il Consiglio comunale tutto sappia inviare in Regione Lombardia un messaggio chiaro contro ogni spreco, abuso e illusione. </b><br />
<br />
Perché Saronno merita di più. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-86284401503412652502015-11-08T16:27:00.002+01:002015-11-08T18:07:51.625+01:00Tradita la memoria dei caduti saronnesi<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbmGuinIZijuBfzriLhiv9u5JvhuapaQt-xhYeasxZ0Lir_Rl06EvQP1mAsvkwVL33DgVUA8SMIaxSncx3h71ZRqymnEVzc_NBZlhCwl9Yto8Xlxs_8iipgqL2ALJSUJisvFkkhXLTOJ19/s1600/IMG-20151108-WA0002.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUgPOnAb8cRyL1Wd78r61PkqoqCYp_wEV3XLeA8M7QyICVO2Bc49qjGvmWNPZkvLBiF7AKij86yX5JpetB8Noiyywzk39zPKAQscdmtGCWNsXUNSufDkFGvt3-Nsaie2Xx9W_56cJvmDs7/s1600/IMG-20151108-WA0000.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUgPOnAb8cRyL1Wd78r61PkqoqCYp_wEV3XLeA8M7QyICVO2Bc49qjGvmWNPZkvLBiF7AKij86yX5JpetB8Noiyywzk39zPKAQscdmtGCWNsXUNSufDkFGvt3-Nsaie2Xx9W_56cJvmDs7/s200/IMG-20151108-WA0000.jpg" width="200" /></a><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbmGuinIZijuBfzriLhiv9u5JvhuapaQt-xhYeasxZ0Lir_Rl06EvQP1mAsvkwVL33DgVUA8SMIaxSncx3h71ZRqymnEVzc_NBZlhCwl9Yto8Xlxs_8iipgqL2ALJSUJisvFkkhXLTOJ19/s200/IMG-20151108-WA0002.jpg" width="200" /></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br />
La festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, la commemorazione dei caduti di tutte le guerre che si è svolta oggi a Saronno è stata disertata dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio comunale e dal Vicesindaco.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho pieno rispetto per la persona dell'Assessore Tosi che ha preso la parola a nome dell'Amministrazione comunale al Monumento ai Caduti saronnesi. E lo affermo pur precisando di condividere solo molto parzialmente il suo intervento. Ma il punto, purtroppo, è un altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando a una cerimonia ufficiale come quella di questa mattina risultano contemporaneamente assenti il Sindaco, il Presidente del Consiglio comunale e il Vicesindaco o ci sono insuperabili cause di forza maggiore, oppure siamo di fronte ad una deliberata scelta politica che non può essere definita diversamente da un tradimento della memoria e dei valori di una città.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se si dovesse poi apprendere che Sindaco, Presidente del Consiglio comunale e Vicesindaco hanno preferito una manifestazione di partito ad un loro impegno istituzionale, la città di Saronno, per la prima volta nella sua storia, si scoprirebbe amministrata da una classe dirigente assolutamente ignara delle proprie responsabilità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma Saronno merita di più.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
P.S. Sarà forse dovuto alla contemporanea assenza delle tre prime cariche cittadine se l'area attorno al monumento ai caduti saronnesi, questa mattina, si presentava nella situazione che vedete qui sopra?<br />
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-78349602685631513112015-11-04T13:19:00.001+01:002015-11-04T16:38:17.293+01:00Bloccare l’Italia val più che valorizzarne l’unità?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI9irbTD4ckAEu9MZtOq17lH-L42lU6uJhhpF2vLJo9sYblTU7MO96H-OREyZ3OCBFn8qt8R9zELlnW-9wzSvNvRw47E3wrlTqrnih1QcQNIRwoWe2ZG9ouIU-O1E6OOqhViFIBEqKnZVq/s1600/Monumento+ai+caduti.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI9irbTD4ckAEu9MZtOq17lH-L42lU6uJhhpF2vLJo9sYblTU7MO96H-OREyZ3OCBFn8qt8R9zELlnW-9wzSvNvRw47E3wrlTqrnih1QcQNIRwoWe2ZG9ouIU-O1E6OOqhViFIBEqKnZVq/s1600/Monumento+ai+caduti.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il Sindaco Fagioli ha informato la città che il 4 Novembre, Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate ha partecipato alle celebrazioni organizzate a Varese da Comune e Provincia.<br />
<br />
Ne conseguirebbe che, il prossimo 8 Novembre, non terrà alcun discorso
commemorativo dell’unità d’Italia, né del ruolo delle nostre forze armate; non
tributerà il dovuto omaggio ai caduti saronnesi di tutte le guerre auspicando
che nessun italiano debba più perire in simili circostanze. In altre parole non
sarà presente alla commemorazione saronnese, a motivo di "precedenti impegni".</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
Sarebbe però davvero poco conveniente se i "precedenti impegni" che lo terranno lontano da Saronno coincidessero con la sua presenza a Bologna per partecipare alla manifestazione indetta da Matteo Salvini “per
bloccare l’Italia”. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non nascondo che, fino all’ultimo momento utile, non rinuncerò alla speranza che il Sindaco vorrà partecipare alla commemorazione cittadina come richiede il ruolo che i
saronnesi gli hanno affidato pochi mesi or sono.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se così non dovesse essere, se veramente il
Sindaco Fagioli preferirà presenziare ad una manifestazione di partito, ai
saronnesi non rimarrà che trarne dolorose quanto inevitabili conseguenze in merito alla sua sensibilità
istituzionale e al significato che attribuisce al suo essere Sindaco.<br />
<br />
Perché Saronno merita di più.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-9156845835755441472015-10-25T12:01:00.001+01:002015-10-26T12:59:12.264+01:00Saronno merita di più<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAPnvU-e8NVb70GqQg95McTuS66-U-Uj_ziPQ5jk80-XT8J8OjJblnQ85ko4UX2sNol-seWtr_p1lXaPyC3aT2zfoDv5i_R8ed7FPfDgcjvjhIzADXXsWM5IBsXWS7dS5owNf0i0sp7Xcu/s1600/ciocchina.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAPnvU-e8NVb70GqQg95McTuS66-U-Uj_ziPQ5jk80-XT8J8OjJblnQ85ko4UX2sNol-seWtr_p1lXaPyC3aT2zfoDv5i_R8ed7FPfDgcjvjhIzADXXsWM5IBsXWS7dS5owNf0i0sp7Xcu/s200/ciocchina.jpg" width="150" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Invitare il rappresentante
del Governo a presenziare, ma non a prendere la parola; aprire la cerimonia senza l’esecuzione dell’inno nazionale; consegnare
le benemerenze senza indossare la fascia tricolore. Basterebbe questo per
domandarsi dove sia finito il bon ton se non il rispetto istituzionale dell’amministrazione
saronnese. Ma non ritenere gli insigniti della benemerenza e i cittadini
saronnesi degni di alcuna parola che non sia la mera lettura della motivazione
del premio riportata sulla pergamena, mi sembra una scorrettezza che il sig.
Sindaco avrebbe potuto evitare. Solo la presenza del Coro Alpe, da sempre garanzia
di bel canto, ha evitato che la cerimonia di consegna delle <i><span style="background: white; color: #0c0c0c;">Civiche Benemerenze “La Ciocchina”, </span></i><span style="background: white; color: #0c0c0c; mso-bidi-font-style: italic;">che si è svolta
sabato pomeriggio in sala Vanelli, fosse da ricordarsi come la più scialba di
sempre.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #0c0c0c; mso-bidi-font-style: italic;">Capisco che indossare la fascia
tricolore infastidisca un Sindaco la cui maggioranza è costituita da un gruppo politico
nel cui nome è esplicito l’obiettivo dell’indipendenza della "padania" (sic!). Vorrei
però rammentargli che quando agisce in pubblico a nome della città, non lo fa in quanto privato cittadino, ma organo di
Governo del Comune il cui distintivo è rappresentato dalla "fascia
tricolore con lo stemma della Repubblica e lo stemma del comune, da portarsi a
tracolla" (art. 50 del D. Lgs. n. 267/2000</span>). Perché, nell'esercizio delle sue funzioni, non rappresenta né il suo movimento politico né solamente
coloro che lo hanno eletto, ma tutta la città di Saronno. E la città di Saronno
ha diritto di essere rappresentata con le insegne istituzionali della
Repubblica alla quale appartiene, non dal colore verde di una cravatta o di un
fazzoletto al taschino della giacca.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="background: white; color: #0c0c0c; mso-bidi-font-style: italic;">Invito il Sindaco Alessandro
Fagioli a riflettere su queste sue scelte, forse indotte dal movimento politico
al quale appartiene. Perché Saronno merita di più.<o:p></o:p></span></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-68751685419779058192015-08-03T12:58:00.000+02:002015-08-05T08:27:08.133+02:00Fagioli come Pizzarotti. Ma non per le casse comunali<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkoQsRW3_8lao92jIxSXjViS3eiuZPe5C_I9ZzOLdmoGJ99QsiSfTzP2GaeDTzoQFRMBS4VWkvWhbBjztUbSwRvlKi78VByb75_rb11wyK5bzPgjS63MNdR9VKdn6JkAT-tXPmeCNCb7wc/s1600/Pizzarotti_Capo+Gabinetto-1.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkoQsRW3_8lao92jIxSXjViS3eiuZPe5C_I9ZzOLdmoGJ99QsiSfTzP2GaeDTzoQFRMBS4VWkvWhbBjztUbSwRvlKi78VByb75_rb11wyK5bzPgjS63MNdR9VKdn6JkAT-tXPmeCNCb7wc/s320/Pizzarotti_Capo+Gabinetto-1.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-size: 14px; line-height: 20px;"><b>Sul sito del Comune di Parma</b>, lo scorso gennaio, è apparso il seguente</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-size: 14px; line-height: 20px;"> </span>AVVISO PUBBLICO
PER
ASSUNZIONE DI UN COLLABORATORE DEL SINDACO EX ART.90 D.LGS. 267/2000<span style="background-color: white; color: #333333; font-size: 14px; line-height: 20px;">: "</span>Il Capo di Gabinetto dovrà curare i rapporti esterni con le Organizzazioni politiche, sociali,
economiche, culturali della città; curare i rapporti con i diversi assessorati, settori dell' ente, al fine
di raccogliere avanzamenti di progetti ed informazioni; trattare pratiche a contenuto
prevalentemente politico concernente affari dell'amministrazione comunale o comunque assegnati
dal Sindaco o dalla Giunta; collaborare e sovraintendere alle pubblicazioni di interesse generale, e
gestire le attività di supporto diretto del Sindaco; fornire supporto al monitoraggio
dell’avanzamento delle attività dell’ente e delle specifiche azioni legate al mandato del Sindaco, in
modo da renderne possibile la rendicontazione.<span style="background-color: white; color: #333333; font-size: 14px; line-height: 20px;">"</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">TRATTAMENTO ECONOMICO: "Il trattamento economico è pari a quello previsto per la categoria D1 dal vigente CCNL del
comparto Regioni- autonomie locali" (Il Comune di Parma ha poi reso noto che<i> il trattamento economico è di <b>circa € 30.000 lordi annui</b></i>).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-size: 14px; line-height: 20px;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-size: 14px; line-height: 20px;"><b>Su quello del Comune di Saronno</b>, dallo scorso Venerdì, si legge il seguente </span>AVVISO PUBBLICO PER ASSUNZIONE DI UN RESPONSABILE STAFF DEL SINDACO A
TEMPO PIENO E DETERMINATO, TRATTAMENTO RETRIBUTIVO DIRIGENZIALE, EX
ART.90 D.LGS. 267/2000: "Il Responsabile Staff del Sindaco dovrà curare: i rapporti esterni con le organizzazioni politiche,
sociali, economiche, culturali della città; i rapporti con i diversi assessorati e settori dell' ente, al fine
di raccogliere avanzamenti di progetti; le pratiche a contenuto prevalentemente
politico concernenti affari dell'amministrazione comunale o comunque assegnati dal Sindaco o dalla
Giunta; le pubblicazioni di interesse generale e gestire le attività di supporto diretto del Sindaco; il
supporto al monitoraggio dell’avanzamento delle attività dell’ente e le specifiche azioni legate al
mandato del Sindaco, in modo da renderne possibile la rendicontazione. In ogni caso non potrà
svolgere alcuna funzione gestionale, pur equiparato come trattamento economico/retributivo al livello
dirigenziale."</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">TRATTAMENTO ECONOMICO: "Il trattamento economico è pari a quello minimo previsto per le figure dirigenziali dal vigente CCNL
Regioni- autonomie locali, con trattamento stipendiale ed accessorio equiparato alla categoria
dirigenziale, <b>non superiore ad € 77.000 lordi annui</b> (oneri riflessi a carico dell’ente inclusi)". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><b>Quindi, parrebbe, che il Sindaco Fagioli intenda spendere più del doppio del suo collega a 5Stelle per le medesime funzioni.</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="background-color: white; font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: 14px; line-height: 20px;"><b><br /></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="color: #333333;"><span style="background-color: white; font-size: 14px; line-height: 20px;"><b>Se poi consideriamo che, sul sito del Comune di Saronno, sempre dallo scorso venerdì, si legge anche:</b> </span></span>AVVISO PUBBLICO PER L’ ASSUNZIONE DI DUE COLLABORATORI DEL SINDACO
A TEMPO PARZIALE (MASSIMO 80% ), AI SENSI DELL’ ART.90 D.LGS. 267/2000, che "Gli incaricati dovranno collaborare con il Responsabile dello Staff del Sindaco, figura equiparata
economicamente alla categoria dirigenziale e prevista nello stesso ufficio, nell’ambito: dei rapporti
esterni con le organizzazioni politiche, sociali,economiche, culturali della città; dei rapporti con i
diversi assessorati, settori dell' ente, al fine di raccogliere avanzamenti di progetti ed informazioni;
delle pratiche a contenuto prevalentemente politico concernente affari dell'amministrazione comunale
o comunque assegnati ad essi dal Sindaco o dalla Giunta; delle pubblicazioni di interesse generale e
delle attività di supporto diretto del Sindaco; del supporto al monitoraggio dell’avanzamento delle
attività dell’ente e delle specifiche azioni legate al mandato del Sindaco". </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">TRATTAMENTO ECONOMICO: "Il trattamento economico è pari a quello previsto per la categoria C1 dal vigente CCNL del comparto
Regioni- autonomie locali, con trattamento stipendiale ed accessorio omnicomprensivo <b>non superiore
ad € 24.000 annui cadauno</b> (oneri riflessi a carico dell’ente inclusi). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Ciascuno commenti come meglio ritiene...</b></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-734954253098430282014-06-21T15:37:00.000+02:002014-06-21T15:37:22.419+02:00Per le riforme, incontriamoci di pomeriggio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhScQK5WUtolaSL1vLn1skxX5yslYrmEDuhM5LO0Oth_09ZhK0hCkvebBYdZO8BNhJQUeEKB8EWMjVsUiGr4WzPgqdaMzErkY-VFEe89VtLMidkR13RwiemzdoddoLL7gLb1fN4S7EbxKY/s1600/PD_Europee.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhScQK5WUtolaSL1vLn1skxX5yslYrmEDuhM5LO0Oth_09ZhK0hCkvebBYdZO8BNhJQUeEKB8EWMjVsUiGr4WzPgqdaMzErkY-VFEe89VtLMidkR13RwiemzdoddoLL7gLb1fN4S7EbxKY/s1600/PD_Europee.jpg" height="200" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Il 40,8% alle elezioni europee,
il partito più votato in Europa. 3 regioni: la Sardegna, l’Abruzzo e il
Piemonte conquistate al centrodestra; 20 Comuni capoluogo vinti, di cui 14 strappati
al centrodestra, il 70% dei Comuni votanti che hanno scelto PD, sono questi i
risultati più eclatanti delle elezioni amministrative. Pur non dimenticando le
sconfitte subite a Livorno, Perugia, Potenza e Padova sono numeri impressionanti,
che delineano inequivocabilmente una affermazione superiore ad ogni pur rosea
previsione.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Molti osservatori si sono
esercitati nell'analisi di questi risultati. E pur con sfumature diverse, tutti
convengono su due motivazioni fondamentali. La prima è la sostanziale evaporazione
dell’area di centro; la seconda, che i candidati del PD si sono affermati
laddove erano visti come <i>facce nuove</i>,
soprattutto se ritenuti <i>allineati</i>
alle scelte della segreteria nazionale.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Volendo concludere questa parte,
può essere interessante utilizzare la sintesi, tanto estrema quanto efficace,
proposta da Ilvo Diamanti: <i>ha vinto il</i>
<i>”PdR”</i>. Che si deve leggere come <i>Partito Democratico di Renzi</i>, ma che
l’ortografia consente di leggere anche come <i>Partito
di Renzi</i>. Solo il tempo consentirà di dire quale delle due letture è la più
corretta.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Narrano le cronache
dell’Assemblea Costituente che le sedute parlamentari del mattino differissero significativamente da quelle pomeridiane, nelle modalità di confronto e nei
risultati ottenuti. Perché era negli incontri meridiani che i Costituenti trovavano
il coraggio di guardare agli interessi complessivi del Paese. Mettevano da
parte le rigidità, l’istinto egemonico e facevano prevalere ciò che univa su
ciò che divideva. Ed è grazie a questo spirito <i>meridiano</i> che la Carta è stata redatta e approvata. Usando una
immagine, potremmo dire che la nostra Costituzione è nata di pomeriggio.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">La fase politica che il nostro
Paese sta attraversando non è meno delicata di quella di allora. La
responsabilità che il 40,8% degli elettori ha caricato sulle spalle del PD non
è inferiore a quella dei padri costituenti. Le attese per un paese migliore,
per la prima volta dopo molti anni, sono
le stesse. E gli impegni assunti davanti a loro dal segretario del PD sono
molti e di grande rilevanza: eguaglianza, lavoro, scuola, pubblica
amministrazione, lotta alla corruzione, solo per citarne alcuni. E come
tralasciare la nuova legge elettorale e il superamento del bicameralismo
perfetto? Temi, soprattutto quest’ultimo, sui quali il PD si gioca la faccia,
la credibilità di saper guidare l’ammodernamento di una parte non trascurabile
della nostra architettura costituzionale. Fallire qui, soprattutto se a causa
di impuntature del Governo, significherebbe tradire la fiducia di così tanti
cittadini. Perché, allora, irrigidirsi sulla proposta di riforma del Governo
che, difficilmente, avrebbe i numeri per passare? E se passasse, mai
raccoglierebbe quel largo consenso necessario per modificare una parte della
Costituzione. Perché invece non ripartire da altre proposte, sempre del PD come
quella del Senatore Chiti, che ha già trovato ben più ampio consenso anche tra
le forze di minoranza e che, con una sapiente opera di mediazione, potrebbe
superare favorevolmente il voto del Parlamento in poche settimane? </span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Trebuchet MS, sans-serif;">Caro Segretario, da tempo allieti
i nostri risvegli mattutini con i tuoi
tweet e te ne siamo grati. Permettimi allora di avanzarti una richiesta: mi
farebbe piacere un tuo tweet, di tardo pomeriggio, perché no, col quale annunci
che i gruppi parlamentari del nostro partito hanno trovato un accordo sulla
riforma del bicameralismo. E il tuo Governo l’ha condivisa. E non perché
qualcuno è stato sostituito e qualcun altro si è autosospeso, ma perché tutti
hanno rinunciato a qualche cosa, tu per primo se dovesse servire, per far prevalere
il molto che ci unisce: il bene del nostro Paese.</span></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-54232114955372301762014-05-27T12:49:00.001+02:002014-05-27T12:50:15.303+02:00Renzi, il partito nazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVpbEKfVSp9iC1m_sv46uTugH2ziz0tDkSXjf8YU7glJgPUJpZGFg7Ep4JZzvaOVfG5gslm-w4hFYyjE89g34pE0iLPybLtJI1okBDwsTxo9r1DtAKwbuvg4984FX-zFz2lKjIAUQFkrcL/s1600/Elezioni_Europee_2014.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVpbEKfVSp9iC1m_sv46uTugH2ziz0tDkSXjf8YU7glJgPUJpZGFg7Ep4JZzvaOVfG5gslm-w4hFYyjE89g34pE0iLPybLtJI1okBDwsTxo9r1DtAKwbuvg4984FX-zFz2lKjIAUQFkrcL/s1600/Elezioni_Europee_2014.png" height="258" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Renzi ha vinto. E per fortuna!</b> Ha
vinto le elezioni europee. E per fortuna! Ha trascinato importanti affermazioni
di candidati PD alla carica di Presidente di Regione o di Sindaco. E per
fortuna! </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Renzi</b> ha cambiato la geografia politica del Paese. E per fortuna!</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Renzi</b> ha vinto una sfida elettorale
tra solisti. Ha sconfitto il non pensiero di Grillo e il rantolo di Berlusconi.
Tutto il resto è noia, avrebbe detto Califano. Ha saputo muoversi con raffinata
efficacia mediatica, distanziando, anche in questo, Grillo e Berlusconi, non
meno di quanto Coppi distanziava il secondo arrivato. Ha vinto, su temi
italiani, la sfida europea. Costretto, in questo sì, da Grillo e Berlusconi, a
misurarsi più sugli 80€ che sull’Europa da cambiare. Come invece ha fatto, lo
riconosco volentieri, la sola Lista Tsipras.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Renzi,</b> il solista, è il nuovo
partito nazione. E’ il redivivo partito contenitore, così diverso e uguale al
precedente. Difficile dire diversamente quando si ottengono più di 4 voti ogni
10 votanti, anche se 40 su 100 sono rimasti a casa. Capace di far votare
centrosinistra agli artigiani del Veneto come alle partite IVA della Lombardia.
Riuscendo così ad allargare il bacino elettorale del centrosinistra ben oltre i
suoi confini tradizionali.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Renzi</b> ha vinto la sfida dentro il
PSE, portando in Europa il maggior numero di deputati nazionali dentro il
gruppo dei Socialisti e Democratici. Lì (al Parlamento Europeo) lo attendono
probabilmente le “grandi intese” con la CDU della Merkel, il più grande gruppo
dentro il PPE. Intese tutt’altro che facili, visto che alla signora Merkel l’Europa
va più che bene così com’è oggi, che la Francia è allo sbando e non può certo
aiutare, mentre Renzi la vuole riformare profondamente. E per fortuna!</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Renzi</b> è il Segretario nazionale
del Partito Democratico, il mio partito. Renzi ha vinto: voglio complimentarmi
con lui e godermi questo splendido risultato. </div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Ma domani è un altro giorno.</b> E da
domani sarà necessario lavorare perché il PD vinca quanto Renzi. Rimanendo
fedele ai suoi valori.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-58522457664199324542014-04-13T18:56:00.000+02:002014-04-13T18:56:10.061+02:00Solo Renzi. Renzi solo?<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">
</div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEign4vhNzsFb11X8YEIJ6nfkc48JeezxqNQn75BEfF0D1zC17X80TFv2pJBHq8Wq8i2O33gQvKGPrYfxt2v1bWfKp5WUJu3WfBsw3dqDxekUNnY0FMnIqXN14lXiH1waKPwUov7ZqKbDDci/s1600/Renzi.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="188" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEign4vhNzsFb11X8YEIJ6nfkc48JeezxqNQn75BEfF0D1zC17X80TFv2pJBHq8Wq8i2O33gQvKGPrYfxt2v1bWfKp5WUJu3WfBsw3dqDxekUNnY0FMnIqXN14lXiH1waKPwUov7ZqKbDDci/s1600/Renzi.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"><strong>Se la novità più imprevista ed eclatante degli ultimi dodici mesi non venisse dalla fine del mondo, si potrebbe dire che lo sarebbe Matteo Renzi.</strong> Ma si tranquillizzino i miei 32 lettori, credenti e non: non troveranno in queste righe una sorta di confronto tra sacro e profano, tra le caratteristiche di chi è stato eletto Vescovo di Roma e chi nominato Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana. </span></div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"><strong>Renzi è un trascinatore e contemporaneamente un personaggio che divide.</strong> Suscita entusiasmi, ma anche dissenso; a volte irritazione. Ha uno stile comunicativo che buca il video e anima i social: particolari non trascurabili in epoca di politica fortemente mediatizzata. A volte eccede, mostrando una baldanza e una irriverenza al limite della mancanza di rispetto dell’interlocutore. Verso il quale mostra visibile insofferenza quando questi lo contraddice. Specie se a ragione. Padroneggia con destrezza l’arte della captatio benevolentiae, tanto da raccogliere consensi ben al di la dei tradizionali confini del partito di cui è segretario nazionale. <strong>Con la celerità che molti gli riconoscono si è impadronito del partito e alcune settimane dopo del Governo, compiendo in pochi giorni la medesima operazione che a Craxi costò 8 anni, dal 1976 al 1984.</strong> E’ un uomo di potere, Renzi e ciò non guasta laddove potere sia sinonimo di servizio. Ma a differenza di quanto ritengono gran parte dei commentatori, definirei il suo stile politico più craxiano che berlusconiano. Con buona pace di quel profeta che fu Giorgio La Pira. <strong>Gli piace correre in solitudine, senza dover troppo contrattare e tantomeno concertare.</strong> Per questo si è circondato di ministri certo capaci, ma in fase di crescita e al momento non in grado di fargli ombra. Cedendo solo su Pier Carlo Padoan all’economia, per richiesta irremovibile di Giorgio Napolitano. <strong>Promette di essere l’uomo del fare</strong>, cogliendo così una necessità drammaticamente inderogabile per il nostro Paese, oltreché i bisogni di un elettorato ampio e largamente trasversale. Del fare in fretta, scontando ritardi di cui non è responsabile, ma rischiando anche che fretta e bene non sempre coincidano. <strong>E' anche un leader dalle molte sfide e dai frequenti rilanci.</strong> Capace di convincere che la priorità irrinunciabile è quella che sostiene in quel momento. E di farsi perdonare se ieri era un’altra e altrettanto potrà essere domani. Così legge elettorale e job act, 10 miliardi per 10 milioni di lavoratori e riduzione dell’IRAP, riforma del Senato e decreto legge sul lavoro, spending review e riforma del Titolo V della Costituzione, abolizione delle province e del CNEL si rincorrono e a turno divengono la priorità del giorno, puntualmente ricordata via Twitter alle 6:30 del mattino. Mentre scrivo nessuno di questi impegni è legge dello Stato. Ma quando leggerete qualcuno auspicabilmente lo sarà, come qualcun altro sarà forse scomparso dalla lista delle priorità. <strong>Ha scelto le convergenze parallele il Presidente del Consiglio, tra un governo di larghe intese e gli accordi con il sedicente leader dell’opposizione.</strong> Un leader sempre meno tale, Berlusconi, come mi è già capitato di osservare. Che cerca disperatamente di rimanere alla guida di un partito riottoso a seguirlo nella parabola discendente, ma incapace di sopravvivergli. Tra i cui dirigenti il tutti contro tutti è ormai la norma. </span></div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"><strong>Sta concedendo molto credito il PD al suo Segretario-Presidente del Consiglio</strong>, né potrebbe essere diversamente. <strong>Un po’ affascinato</strong> da promesse di cambiamento troppo a lungo disattese. <strong>Un po’ frastornato da una personalizzazione della leadership</strong> sicuramente inedita per il popolo del centrosinistra. Una personalizzazione <strong>che sfida quel “metodo democratico” essenziale in un partito che resta pur sempre un collettivo plurale. E che pone serie ipoteche sulla capacità di aggregare uno schieramento ampio e variegato, quando Renzi si troverà a mantenere il più antico degli impegni assunti: portare il centrosinistra al governo del Paese solo vincendo il confronto elettorale.</strong> </span></div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"><strong>Ma l’uomo è persona intelligente.</strong> Sicuramente più, mi sia concessa la chiosa, dei molti saliti sul suo carro in zona Cesarini producendosi in conversioni che neppure san Paolo. Per questo, sono certo, saprà fare sintesi delle molte ricchezze che il centrosinistra gli offre e solo grazie alle quali potremo far ripartire un Paese sfiduciato e fermo da troppo tempo.</span> </div>
<!-- Blogger automated replacement: "https://images-blogger-opensocial.googleusercontent.com/gadgets/proxy?url=http%3A%2F%2F2.bp.blogspot.com%2F-K1oWqRJ49lI%2FUz1ZuVo-WsI%2FAAAAAAAAA9U%2Fevouy8eqSKM%2Fs1600%2FRenzi.jpg&container=blogger&gadget=a&rewriteMime=image%2F*" with "https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEign4vhNzsFb11X8YEIJ6nfkc48JeezxqNQn75BEfF0D1zC17X80TFv2pJBHq8Wq8i2O33gQvKGPrYfxt2v1bWfKp5WUJu3WfBsw3dqDxekUNnY0FMnIqXN14lXiH1waKPwUov7ZqKbDDci/s1600/Renzi.jpg" -->Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-56217065066098875822014-02-13T22:43:00.000+01:002014-02-14T16:54:07.767+01:00PD: mala tempora curruntOggi Matteo Renzi ha pugnalato alle spalle Enrico Letta e lo ha assassinato. Politicamente.<br />
Dov'è la notizia? Non c'è. Era nella logica delle cose. Mi era capitato di dire che l'8 Dicembre 2013 non era stato eletto il nuovo Segretario del PD, ma qualcuno era salito su un tram di nome PD e il tram era partito per Palazzo Chigi. Qualcuno, giusto un po' più saggio di Renzi, qualche anno fa pare abbia detto: chi di spada ferisce, di spada perisce. Verrebbe da dire che c'è solo da sedersi sull'ansa del fiume. Purtroppo c'è di mezzo l'Italia.<br />
<br />
Oggi, una direzione nazionale di congiurati belanti ha approvato l'omicidio politico votando sostanzialmente sul niente. E questo sorprende un po' di più. Ora, se è vero che la relazione del Segretario è stata una liturgia puramente formale perché tutto era già stato deciso altrove, non era impossibile sperare in una direzione scevra da servo encomio. Ma la speranza è stata vana. Il più lucido nel riconoscere a Letta i meriti per il lavoro svolto tra vincoli impossibili è stato Civati che neppure gli aveva votato la fiducia.<br />
<br />
Oggi i grandi assenti in direzione nazionale sono stati i programmi. Difficile comprendere perché la direzione di un grande partito quale è il PD cannibalizzi il proprio Presidente del Consiglio se non sa articolare una proposta programmatica alternativa, se non ha la minima idea di come rimuovere i vincoli che ne hanno frenato l'azione di governo, se non sa minimamente con quale maggioranza "arrivare al 2018".<br />
<br />
Una brutta pagina quella scritta oggi dalla direzione nazionale del PD, dalle conseguenze imprevedibili. <br />
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Ma nessuno, o quasi, è sembrato accorgersene.Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5159500050274005785.post-4918183631552969332014-01-28T21:38:00.000+01:002014-01-28T21:38:32.745+01:00Le domande smarrite di una politica post-ideale <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqfdS49Gq1I7HTIbUgiQYuNOE7NVBGnzr8QSr8mPhi8U_CiBp9G_0bXBWtuwqsriiC9wiApmO9DQEI73yxXpFyTucKd3shqr7vQER9y1QOa5cS-x9iGxqXRA9A95tUPATgvzEWTluj8V3g/s1600/Smarrimento.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" closure_lm_217542="null" cua="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqfdS49Gq1I7HTIbUgiQYuNOE7NVBGnzr8QSr8mPhi8U_CiBp9G_0bXBWtuwqsriiC9wiApmO9DQEI73yxXpFyTucKd3shqr7vQER9y1QOa5cS-x9iGxqXRA9A95tUPATgvzEWTluj8V3g/s1600/Smarrimento.jpg" /></a></div>
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Dal Giugno 2001 al Novembre 2011, il nostro Paese, ha visto il succedersi del II, III e IV Governo Berlusconi. Un lungo periodo, interrotto solo dal Governo Prodi dal Maggio 2006 al 2008, durante il quale la classe politica è andata progressivamente perdendo il contatto con il Paese reale. Le successive elezioni politiche del 2013 non potevano che restituire un risultato ampiamente condizionato da forme di protesta numericamente assai cospicue e costringere, tra traversie varie, alla nascita del Governo Letta, un governo largamente innaturale. Pochi mesi dopo Silvio Berlusconi, a quel tempo presunto innocente, veniva condannato in via definitiva per frode fiscale, (un reato infamante per un politico più volte Presidente del Consiglio) conseguentemente decadeva da Senatore della Repubblica e il PdL non sopravviveva all’evento. Sembrava così aprirsi una fase nuova nella politica del nostro Paese. Perché se un presunto innocente può, in via di principio, sempre essere un interlocutore politico, un pregiudicato, mai.</div>
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L’elezione del nuovo segretario politico del PD sembrava segnare un ulteriore passo verso il rinnovamento politico del Paese: per causa di forza maggiore quello del centrodestra, per espressa volontà da iscritti e non, quello del PD.</div>
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La cronaca politica recente dice, però, che Berlusconi è tornato elemento centrale della politica italiana, addirittura padre costituente di una nuova architettura istituzionale. Tutto ciò per comune condivisione del fatto che rappresenterebbe “ancora” milioni di elettori. Assunto, questo, indimostrabile, essendo decaduto da Senatore e impossibilitato a prendere parte ad elezioni politiche in conseguenza della condanna subita. </div>
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Basterebbe qui il buonsenso del buon padre di famiglia per accorgersi dell’errore sesquipedale che si commette nel ridare la patente di interlocutore affidabile all’uomo che nell’ultimo ventennio più di ogni altro ha rappresentato la decadenza del costume sociale e politico del nostro Paese, che lo ha portato alla soglia del default finanziario, che si è asserragliato all’interno di innumerevoli leggi ad personam, che ha ridotto ad abigeato il falso in bilancio. Ma tutto ciò, comprendo, è valutazione politica e come tale, opinabile. Di ben altra portata, in questa riabilitazione politica è, a mio modesto avviso, l’omissione della domanda sul rapporto tra mezzi e fini: si può, per raggiungere un fine, anche ammesso che sia in se stesso buono, giustificare l’utilizzo di qualsiasi mezzo? Può l’obiettivo di avere rapidamente una nuova legge elettorale (la modifica dell’assetto istituzionale richiederà comunque anni) giustificare l’accordo con un condannato con sentenza passata in giudicato, equiparandolo di fatto ad un presunto innocente? Verso quale nuovo modello di Partito Democratico andiamo se anche noi varchiamo quel confine sulla cui presunta insussistenza Berlusconi ha costruito le sue fortune economiche e politiche? </div>
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Dato per acquisito che anche il PD uscito dalle recenti primarie non rinunci all’impegno politico come strumento per raggiungere il miglior bene comune possibile, quale modello di bene comune è compatibile con la rinuncia ad un principio iscritto tanto nell’etica della convivenza civile quanto nell’ordinamento costituzionale e giuridico di uno Stato di diritto? </div>
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E da ultimo, seppur non ultimo, mi sia concesso esprimere un timore, anche solo per fugarlo: non sarà che il nuovo PD si stia mutando da quel partito post-ideologico voluto da Romano Prodi in un molto meno nobile partito post-ideale?</div>
Augusto Airoldihttp://www.blogger.com/profile/17268114549997233138noreply@blogger.com0