Si può essere sovversivi chiedendo che le leggi vengano rispettate da chi ci governa (Ennio Flaiano)

venerdì 17 giugno 2011

L'oracolo di Pontida

Non attraversa un gran momento la classe politica del nostro Paese. Sono lontani i tempi di De Gasperi. Ma lo sono anche quelli di Moro e Berlinguer.

Recentemente, però, gli italiani si sono espressi senza se e senza ma. Con le elezioni amministrative hanno mandato un inequivocabile messaggio politico. Con la partecipazione ai referendum hanno bocciato un governo ed il suo presidente.
Non ne possono più di promesse senza senso. Vogliono tornare ad essere protagonisti del loro presente e attori del loro domani. Hanno voltato le spalle a chi da vent'anni li illude e ne carpisce il consenso con un raffinatissimo assedio mediatico. A chi li ha soggiogati instillando paura dopo paura.

Ma di Roma ladrona comoda è la poltrona.

Bossi e i suoi accoliti lo hanno imparato molto bene; da anni ormai. E potrebbero continuare ad assaporarne i privilegi alla faccia del "popolo padano". Che, dicevano una volta, "quando si muove piega la storia". Non necessariamente quella dei capi leghisti.

Il risultato è mortificante: il Paese è "appeso" all'oracolo di Pontida.

Segno questo, molto più indicativo di tanti altri, del degrado nel quale il tramonto di Berlusconi e Bossi, lo abbandona sprofondato.

1 commento:

  1. Post sintetico ed efficace, caro Airoldi.

    Mi permetto di aggiungere una osservazione. Non mi stupirei se un voltagabbana come Bossi, alla fine abbia già concordato con Berlusconi che chiederà la testa di Trmonti in quanto ostacolo alla riforma fiscale. E berlusconi non aspetta altro!
    Sandro

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